Da Palazzo Panichi al complesso di S.Agostino, da villa Ciocchetti a Palazzo Moroni. Ecco gli ostacoli con cui deve fare i conti chi si muove in carrozzina.
PIETRASANTA. Palazzo Panichi non è il solo edificio comunale
inaccessibile o di problematico accesso – e viene da aggiungere purtroppo da
anni – in terra di Pietrasanta alle persone disabili. Una situazione che
trascende dal colore politico amministrativo di turno e dove la giustificazione
in risposta, «non ci sono soldi», visto il contesto, è quanto meno
imbarazzante. «Il caso segnalato da Luigi, il portatore di handicap che ha
evidenziato con amarezza l’impossibilità di accedere a Palazzo Panichi,
dovrebbe fare riflettere tutti noi anche perché sono molte altre le realtà
cittadine dove persistono troppe barriere architettoniche mai veramente
eliminate. Ricordo ancora oggi la Skarrozzata di quattro anni fa quando
l’allora amministrazione Mallegni, con un’iniziativa condivisa, volle
sensibilizzare la comunità proprio sull’abbattimento delle barriere architettoniche.
Cosa è cambiato da quel giorno, cosa è stato fatto? » chiede Nicola Conti, Pd,
che poi entra nel merito di alcuni luoghi che ancora oggi respingono il
portatore di handicap. «Prendiamo – dice Conti – il complesso di Sant’Agostino:
per chi si muove con una carrozzina l’ingresso è possibile solamente dalla
parte della salita della Rocca, ma la tavola predisposta è marcia e pericolante
e quindi rischiosa. Le indicazioni per il percorso dei diversamente abili sono
poi assolutamente insufficienti. Problemi anche lungo un lato di ingresso a
Villa Ciocchetti: il citofono è in parte rotto e inoltre posizionato troppo in
alto per chi ha particolari handicap. Un altro motivo di palese amarezza per la
persona con difficoltà a deambulare è la mancanza di una pedana all’interno
della sala dell’Annunziata che permetta anche a chi è disabile, di partecipare
alla discussione sul palco. E ancora, fra gli edifici pubblici, sempre per i
disabili l’accesso a palazzo Moroni è possibile solamente da una porta di servizio
e non dall’ingresso principale. Porta di servizio dove, fra l’altro, è presente
un gradino, che rende molto difficoltoso l’accesso anche da questa sede»
precisa Conti che aggiunge: «Pietrasanta non è poi attrezzata per niente per
l’accesso sui mezzi pubblici per le carrozzine. Ci sono delle pensiline appunto
attrezzate con pedane, in tal senso, ma non, per quanto ci risulta, nella
nostra città. Così come sta creando seri disagi l’ascensore fuori servizio alla
stazione: chi arriva al binario 2 può infatti scendere le scale, se si muove on
la carrozzina, solo se sollevato o preso in braccio da qualcuno. Ed è
inaccettabile: bastava realizzare un percorso dallo stesso binario alla parte
alta del terminal bus, ma Comune e Ferrovie non ci hanno purtroppo pensato».
di Luca Basile da Il Tirreno del
16.02.2020
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