MONZA. Spostare entro fine mese la mostra “Leggere” con le foto di Steve McCurry in uno spazio accessibile a tutti oppure il caso dell’Arengario precluso alle persone con disabilità finisce in tribunale con una causa per discriminazione contro il Comune.
È la richiesta presentata con una diffida
all’Amministrazione comunale dal Centro antidiscriminazione Franco Bomprezzi
assieme a Ledha, Lega per i diritti delle persone con disabilità, una lettera
inviata in municipio il 18 febbraio che dà 10 giorni di tempo per far terminare
la situazione ritenuta lesiva del diritto delle persone con disabilità motoria
di poter fruire dell’offerta culturale della città non avendo la possibilità di
accedere in modo autonomo al salone trecentesco dell’Arengario dove dal 17
gennaio al 13 aprile è allestita l’esposizione con gli scatti del celebre
fotografo americano Steve McCurry. Diversamente «Ledha insieme a Ledha Monza
Brianza – si legge nella lettera – e a tutte le associazioni del territorio si
riserveranno di agire in giudizio ai sensi della Legge 67/2006, che vieta ogni
forma di discriminazione nei confronti delle persone con disabilità». Il
problema delle barriere architettoniche dello storico palazzo municipale è una
questione irrisolta e aperta da decenni per il Comune, ma è tornata alla
ribalta alla fine del 2019 con la polemica innescata dalla consigliera comunale
Francesca Pontani di Italia Viva.
di Martino Agostoni da Il Giorno del
24.02.2020
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