“Vien da pensare – scrivono i referenti di Io Amo Colorno – che i suddetti dirigenti di Rfi non cambieranno idea nemmeno questa volta, ma invece di arrenderci, vogliamo ricordare alcuni passaggi fondamentali”.
COLORNO. A seguito della richiesta del comune di Colorno indirizzata ad
Rfi, di abbattere le barriere architettoniche presenti nella stazione di
Colorno, la risposta è stata la medesima che Amo Colorno ricevette nell’anno
2017 dopo l’invio di una missiva in cui si richiedeva celerità
nell’intervenire.
Secondo Rfi i disabili che non sono in grado di raggiungere i binari della
stazione, vista la ripidissima scalinata, devono recarsi a Parma che dista a
circa 15 km distanza, essendo Parma munita di sale blu attrezzate per
l’occasione, previa una prenotazione di assistenza ad almeno un’ora prima del
viaggio. Una risposta che già a suo tempo ci fece indignare e oggi al ripetersi
della stessa, ci sconvolge ancora di più.
“Vien da pensare – scrivono i referenti di Io Amo Colorno – che i suddetti
dirigenti di Rfi non cambieranno idea nemmeno questa volta, ma invece di
arrenderci, vogliamo ricordare alcuni passaggi fondamentali.
Il decreto del presidente della repubblica n. 503 del 1996 stabilisce che tutti
gli spazi pubblici debbano garantire la fruizione a chiunque abbia capacità
motoria limitata, che si traduce non solo nell’abbattimento delle barriere
architettoniche, ma anche nell’installazione di tutti gli ausili necessari agli
edifici pubblici per poterli definire accessibili. La Convenzione O.N.U. sui
diritti delle Persone con disabilità, ratificata dal Parlamento italiano nel
2009, identifica con precisione la disabilità come “il risultato
dell’interazione tra persone con minorazioni e barriere attitudinali ed
ambientali, che impedisce la loro piena ed efficace partecipazione nella società
su una base di parità con gli altri”.
Esistono quindi delle leggi ben precise che vanno rispettate e se anche Rfi non
ritiene importante la tutela dei disabili, vogliamo ricordare che esistono
degli incentivi come previsto ad esempio dalle legge 13 del 1989 e degli sgrafi
fiscali di non poco conto. Siamo certi che una società importante come Rfi non
vorrà venir meno a obblighi normativi, violando la legge, e che quanto prima
vorrà incontrare le istituzioni per trovare il miglior compromesso atto a garantire
a chiunque di prendere il treno da Colorno.
I disabili vivono già una vita di ostacoli, non complicategli ulteriormente le
cose”.
Da OglioPoNews del 29.02.2020
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