NAPOLI. «Mi sono sentita esclusa. È sempre bello vedere una nuova libreria aprire in città, ma dov’è l’innovazione se ancora si aprono esercizi come questo, colmi di barriere architettoniche che ostacolano i disabili?». Così denuncia su Facebook Lucia Valenzi, che giovedì ha provato a partecipare all’inaugurazione di “The Spark”, la nuova libreria e spazio creativo a piazza Bovio. Senza riuscirci. «Gli scalini e i dislivelli – spiega – mi hanno impedito di muovermi. E il contentino di offrirmi un drink per questo mio imbarazzo, mi ha solo ulteriormente offesa».
All’indomani del suo post, che ha raccolto decine di
commenti e ulteriori segnalazioni, la presidente della Fondazione Valenzi (
dedicata al padre Maurizio, sindaco di Napoli dal 1975 al 1983 e alla madre
Litza Cittanova) rilancia: «È davvero umiliante per le persone su sedia a
rotelle notare una diffusa superficialità nel presentare luoghi del genere, che
non tengano minimamente conto delle nostre peculiarità».
“The Spark” è strutturata su tre livelli, senza ascensore e con scale
difficili da affrontare, anche per persone con stampelle. « Il luogo che mi ha
lasciato più basita – prosegue Valenzi – è il bagno: è sì per disabili, ma per
accedervi c’è uno scalino. Sembra quasi una beffa».
La replica della libreria non si fa attendere. Risponde Francesco Wurzburger,
responsabile dell’area libri: «Siamo davvero dispiaciuti su quanto accaduto –
dice – quel che dice Lucia Valenzi è vero, ma già nei nostri progetti iniziali
c’era quello di installare pedane per consentire l’accesso a tutti».
L’obiettivo è rendere fruibile alle persone con disabilità motorie il ”
piano 0″, ossia quello con libri e bar. «Ci adegueremo entro le prossime
settimane – prosegue Wurzburger – è che non ci aspettavamo un simile afflusso e
non abbiamo fatto in tempo a installarle ». Nulla da fare, invece, per
l’installazione di un ascensore: «Ci troviamo in un palazzo antico del centro
storico: è quasi impossibile avviare i lavori per costruirne uno». Ovviamente,
la prima pedana sarà quella di accesso alla toilette. Arriva anche la
controreplica di Lucia Valenzi: «I dislivelli non sono la fine del mondo, ma
una pedana non è la soluzione adatta. In casi simili, l’architetto risolve il
tutto annullando direttamente gli scalini e piazzando uno scivolo, comodo per
tutti».
Altrimenti si rischia una situazione di imbarazzo comune a molte persone in
carrozzina: «Quella – precisa Valenzi – di dover necessariamente attirare
l’attenzione, chiedendo agli inservienti di mettere o togliere la pedana, in
base alle nostre esigenze». Una critica ulteriore che arriva direttamente al
destinatario: «Siamo consapevoli di queste criticità e faremo tesoro dei
consigli di Lucia Valenzi: al più presto ci adegueremo ad accogliere ogni tipo
di clientela».
di Paolo De Luca da La Repubblica del
01.03.2020
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