Abbiamo affrontato in questi giorni il tema dei tifosi diversamente abili che, purtroppo, non vengono messi nelle condizioni di assistere alle partite della Salernitana. Di recente abbiamo registrato lo sfogo di un nostro affezionato lettore, afflitto da una disabilità motoria certificata e “costretto” a lanciare un appello all’amministrazione comunale affinché venga affrontata in modo concreto e non solo a parole una problematica serissima che interessa non soltanto lui direttamente, ma anche altre decine di persone che preferiscono restare a casa e non recarsi all’Arechi quando gioca la Bersagliera.
Stando al suo racconto, ma anche ad altre numerose segnalazioni giunte in redazione nelle precedenti settimane, tanti supporters diversamente abili fanno fatica a godersi la gara in quanto collocati in una zona che non favorisce una visuale ottimale del rettangolo di gioco e Salvatore Oliva, ai nostri microfoni, ha precisato quanto segue: “Vado a vedere la Salernitana da 30 anni, ho trascorso buona parte della mia vita al fianco dei granata e la passione sportiva mi permette di accantonare per un paio d’ore le problematiche quotidiane che purtroppo sono costretto ad affrontare. Sono portavoce di altre persone e spero che il mio grido d’allarme venga ascoltato dalle autorità competenti: in occasione delle partite casalinghe i diversamente abili, soprattutto i carrozzati, vengono posizionati in una zona che non permette loro di vedere bene la partita. Quando lo stadio è particolarmente pieno ho problemi anche io che sto in piedi, figuriamoci chi per problemi fisici deve restare seduto! Non tutto l’anello inferiore della tribuna, inoltre, è dotato di copertura e il rischio concreto è quello di bagnarsi in caso di pioggia: conosco molti tifosi che non vengono allo stadio perchè non si sentono sufficientemente tutelati. Il mio appello è rivolto all’amministrazione comunale: giusto occuparsi del tabellone luminoso e di un’opera di restyling, ma va data priorità a chi è meno fortunato e ha il diritto di godersi la partita come tutti quanti gli altri”.
Negli anni scorsi è stata bocciata la proposta di prevedere un’area per i diversamente abili nell’anello superiore della tribuna in quanto non conforme alle vigenti normative per la sicurezza in caso di terremoto, incendio o altro tipo di allarme. La speranza di Salvatore Oliva è che “l’amministrazione comunale e l’U.S.Salernitana 1919 possano a fine stagione sedersi attorno ad un tavolo e provare a risolvere il problema. La società di Lotito e Mezzaroma, sempre molto sensibile all’argomento, è penalizzata in prima persona perchè perde pubblico sugli spalti e riceve un danno anche di immagine. In altri stadi italiani ci sono postazioni privilegiate e all’avanguardia per i carrozzati, aiutati dagli steward e dalle forze dell’ordine. Chi non vive questo dramma non può capire quanto sia frustrante sentirsi diversi dagli altri, non godere degli stessi diritti. Chiedo soltanto una cosa alla Salernitana: permetterci di acquistare il biglietto on line durante la settimana per evitare code ai botteghini nel giorno di disputa della gara. Per molti di noi è una fatica ed uno stress aggiuntivo, siamo certi che Lotito e Mezzaroma ci accontenteranno anche da questo punto di vista”.
Da tuttosalernitana.com-2 apr 2020
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