ERBA – Si terrà il prossimo 30 aprile un nuovo Consiglio Comunale a Erba, in forma sempre telematica. La seduta sarà occasione per discutere i punti all’ordine del giorno previsti per il Consiglio comunale del 24 febbraio, rinviato a causa dell’emergenza Coronavirus, e non inseriti nella seduta dello scorso sabato 18 aprile.
Tra i punti che verranno affrontati (QUI l’ordine del giorno completo) anche due interpellanze e l’interrogazione presentate rispettivamente dai consiglieri di minoranza Doriano Torchio (Democrazia Partecipata) e Enrico Ghioni (PD e Liste civiche di centrosinistra).
La prima delle interpellanze proposte dal consigliere Torchio riguarda la possibilità di installare due nuove casette dell’acqua nel territorio comunale, in aggiunta a quella di via Trieste.
Appellandosi alle richieste formulate, anche in forma di petizione, dai cittadini e facendo riferimento ai dati forniti dal gestore, secondo cui da marzo 2011 sono stati erogati oltre 3.200.000 litri di acqua dalla casetta di via Trieste, il consigliere ha quindi chiesto all’Amministrazione di installare altre due casette “una nella parte est della città, magari a Bindella che è sprovvista di servizi, ed un’altra ad ovest tra Crevenna e Parravicino”, allargando così il servizio alle frazioni.
La seconda richiesta di chiarimenti Torchio riguarda, invece, le problematiche di via Fiume, lungo la quale il consigliere avrebbe rilevato numerose buche sui marciapiedi e sul manto stradale, ciclisti in contromano, foglie bagnate sui chiusini in metallo. Elementi che sarebbero fonte di pericolo non solo per i cittadini stessi, peraltro in una delle vie più frequentate del centro, ma anche per coloro che vi transitano in occasione di manifestazioni sportive.
La seconda interpellanza di Torchio si conclude, quindi, con una domanda molto semplice: “Chiedo se si ha intenzione di porre rimedio alle diverse criticità e con quali tempi di intervento ricordando che certe presenze costituiscono vere e proprie barriere architettoniche”.
Al centro dell’interrogazione presentata dal consigliere Ghioni sono invece le situazioni “di degrado e di inadeguatezza degli impianti cimiteriali cittadini”. Sulla base delle segnalazioni effettuate dai cittadini, il consigliere ha elencato i disservizi che riguarderebbero gli impianti di illuminazione nei cimiteri Maggiore, di Buccinigo e di Arcellasco; la manutenzione ordinaria spesso “gravemente carente e attuata con attrezzature non idonee”; il totale abbandono di alcune tombe di pregio e di valenza storica per la città; l’usura delle attrezzature come annaffiatoi e scale.
Da qui la richiesta: “Chiedo se il Sindaco o l’Assessore competente non ritengano indispensabile porre rimedio tempestivamente alle disfunzioni evidenziate, anche verificando e adeguando i contenuti del vigente Capitolato d’appalto del Servizio cimiteriale e nel contempo richiamando la Ditta assegnataria a una più adeguata e puntuale manutenzione dei cimiteri cittadini”.
Da erbanotizie (Comunicati Stampa)-6 ore fa
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