Dopo la Camera, via libera anche dal Senato. Confermata la governance con Malagò a capo della Fondazione di diritto privato per l’Olimpiade (con Novari a.d.) e la guida dell’evento di Torino al sindaco
Ora il decreto olimpico per Milano-Cortina 2026 e le Atp Finals di Torino è legge. Dopo la Camera, anche il Senato ha detto sì alla conversione con 225 voti favorevoli nessun contrario è un solo astenuto sfiorando l’unanimità. La discussione a Palazzo Madama non ha toccato il testo che fissa le norme per la governance dell’operazione dei Giochi invernali olimpici e paralimpici, imperniata su quattro organismi: Consiglio olimpico, di cui faranno parte regioni, province autonome, governo e Coni; Fondazione di diritto privato (presieduta da Giovanni Malagò con Vincenzo Novari amministratore delegato), che si occuperà della parte sportiva ed è il comitato organizzatore della manifestazione; Agenzia pubblica per le infrastrutture, che si occuperà delle opere per realizzare l’Olimpiade; Forum Olimpico per la sostenibilità e l’eredità dei Giochi, introdotto alla Camera e che avrà il compito di lavorare per la legacy, l’eredità olimpica, in particolare sul fronte dell’abbattimento delle barriere architettoniche e dell’accesso agli impianti per tutta la popolazione.
Nel decreto ora legge ci sono anche le norme per combattere la pubblicità parassitaria e la presenza di marchi che abusivamente entrano nei campi di gara per promuovere i loro prodotti senza essere sponsor delle manifestazioni sportive, il cosiddetto ambush marketing. Definita anche la governance delle Atp Finals con il comitato organizzatore presieduto dal sindaco di Torino. Soddisfatto il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora: “Una luce verso il futuro dopo questo periodo così complesso che il Paese sta vivendo”. Per la senatrice Daniela Sbrollini di Italia Viva, relatrice del provvedimento in aula, l’operazione olimpica significa un “progetto di rilancio per il Paese, particolarmente nel turismo”.
Da La Gazzetta dello Sport-16 ore fa
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