La singolare (e apprezzata) iniziativa del disabile gardesano Marco Mastro Bottardi: politici in carrozzina per un giorno contro le barriere architettoniche.
DESENZANO
DEL GARDA. Politici e amministratori in carrozzina per un giorno: è questa
l’iniziativa di sensibilizzazione messa in scena mercoledì pomeriggio a
Desenzano da “Garda Lago Accessibile”, l’associazione presieduta dal
vulcanico Marco Mastro Bottardi e che si occupa, appunto, di sensibilizzare sul
tema della disabilità, e che dal prossimo anno inaugurerà l’atteso censimento
sulle strutture della città e non solo effettivamente accessibili alle persone
con ridotta mobilità motoria.
Tutti a bordo, per un paio d’ore, su sedie a rotelle con movimento manuale o
automatico, in giro per le vie del centro storico – partendo da Piazza
Matteotti, e poi Via Anelli, Piazza Malvezzi e il lungolago – per tastare con i
propri occhi, e sulle proprie gambe, quelle che sono le difficoltà quotidiane
che un disabile deve affrontare.
Politici e amministratori in carrozzina.
All’iniziativa hanno partecipato il sindaco Guido Malinverno, che però non è
salito in carrozzina ma ha fatto da “cicerone”, gli assessori di Desenzano
Francesca Cerini e Giovanni Maiolo, il consigliere regionale (e presidente
della Commissione territorio) Claudia Carzeri, il vicepresidente di Anaci
Brescia (l’associazione degli amministratori di condominio) Francesco
Chiavegato.
“Ci troviamo di fronte a problemi che a volte sono normativi, e altre invece
sono problemi di mentalità – spiega il Mastro, noto disabile desenzanese e già
campione italiano di vela – Può capitare, infatti, che un bar sia in regola per
quanto riguarda il bagno per disabili, ma che allo stesso bagno sia impossibile
accedere. Oppure che si aprano nuovi locali o negozi, e nonostante l’attenzione
sul tema dovrebbe essere alta, non ci sono rampe o accessi adeguati così da consentire
a tutti di potervi accedere”.
Gradini invisibili e rampe che non ci sono
Il riferimento è alle rampe, che spesso mancano agli ingressi di bar e negozi:
a Desenzano, da una prima stima, sarebbero quasi uno su due quelli che ne sono
sprovvisti. Ma ci sono anche i cosiddetti “gradini invisibili”, quelli che cioè
misurano solo pochi centimetri ma che diventano un ostacolo insormontabile per
chi va in giro in sedia a rotelle, da solo. Qualche esempio? Alle gallerie
Imbarcadero o Barchetta, dove bastano davvero un paio di decine di millimetri
per impedire a un disabile di accedervi.
di Alessandro Gatta da Bresciaoggi del 06.12.2019
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