Il metodo è già stato testato su realtà come il Museo di Stato e il Centro Sanitario di Borgo Maggiore
Un metodo di
analisi già testato su cinque edifici pubblici del Titano è stato elaborato
dall’Università degli Studi della Repubblica di San Marino per definire con
quale ordine intervenire per abbattere le barriere architettoniche, agevolando
così l’accesso dei diversamente abili. Alla luce dei risultati ottenuti, la
Segreteria di Stato per il Territorio ha richiesto all’Ateneo sammarinese
l’estensione dell’attività a 188 unità pubbliche.
L’iniziativa, curata dal corso di laurea in Ingegneria Civile, ha visto nei
mesi scorsi lo studente sammarinese Riccardo Gasperoni impegnato in un
tirocinio di 250 ore all’Azienda Autonoma di Stato per i Lavori Pubblici,
durante il quale ha elaborato un metodo che permette di predisporre un piano
pluriennale di intervento. Il suo impegno, coordinato dal docente Michele
Bacciocchi, ha coinvolto attività come sopralluoghi, rilievi ed elaborazione
dati, con l’obiettivo di fornire uno strumento oggettivo, pratico e funzionale.
Il metodo, infatti, permette di stilare una graduatoria con la lista degli
edifici in ordine di priorità ed è già stato testato su cinque strutture: l’Ufficio
Tecnico del Catasto di via Piana, l’edificio di Borgo Maggiore in cui trovano
sede realtà come il Centro Sanitario e la Brigata della Gendarmeria, la
Biblioteca di Stato di Palazzo Valloni, il Museo di Stato e la palestra delle
Scuole Medie di Fonte dell’Ovo.
“Ci troviamo di fronte a un nuovo modo di affrontare il problema delle barriere
architettoniche per San Marino e per le amministrazioni locali in generale”,
spiega Bacciocchi dal corso di laurea in Ingegneria Civile. “L’obiettivo di dar
vita a uno strumento unico costituito da una serie di fasi lavorative
interconnesse è stato raggiunto e si è dimostrato vincente. L’amministrazione,
infatti, ha ora a disposizione un strumento che può coadiuvare le fasi di
rilevazione, raccolta dati, archiviazione, elaborazione dei dati e confronto
fra edifici, il tutto basato su criteri oggettivi. Proprio l’oggettività dei
parametri contenuti in questo progetto – conclude il docente – è l’elemento
chiave che dovrebbe indirizzare le scelte, fornendo un quadro generale della
situazione in cui versano gli edifici pubblici sammarinesi”.
“Questa iniziativa – commenta il Rettore dell’Ateneo sammarinese, Corrado
Petrocelli – porta lustro alla nostra realtà e al settore diretto da Angelo
Marcello Tarantino, mostrando quanto l’Università di San Marino si proponga
sempre più come punto di riferimento per il territorio e la comunità
sammarinese”.
Da San Marino Rtv-12 ore fa
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