I porti turistici toscani costituiscono la parte più rilevante dell’economia del mare della Toscana. Una dotazione infrastrutturale di grande ampiezza, con una capacità ricettiva di oltre 19mila posti barca, per ormeggio temporaneo o ricovero stagionale delle unità da diporto. Sono numeri che pongono la Toscana ai vertici nazionali, subito dopo la Liguria, con quasi 24mila posti barca, e la Sardegna, con quasi 19.500.
Questi alcuni dei dati emersi nel corso della presentazione in forma di webinar del Rapporto di aggiornamento del Masterplan “La rete dei porti toscani”. «Lo scopo dell’iniziativa – ha spiegato Vincenzo Ceccarelli, assessore a trasporti e infrastrutture – è comprendere lo scenario con il quale si sta per chiudere questa legislatura. Vogliamo rivendicare lo straordinario sostegno finanziario regionale, 400 milioni, per gli interventi di carattere strategico dei porti toscani di competenza nazionale, Livorno, Marina di Carrara, Piombino e Portoferraio. La Toscana è infatti stata una delle prime regioni italiane ad aver condiviso i nuovi atti di indirizzi strategico delle Autorità di sistema portuale. Non meno intenso è stato però l’impegno per i porti di interesse regionale: non solo per i quattro scali che fanno capo all’Autorità portuale regionale, Viareggio, Marina di Campo, Giglio, Porto Santo Stefano, ma per la rete diffusa di porti e approdi turistici».
La Regione Toscana ha infatti operato per valorizzare e promuovere lo sviluppo della portualità turistica. E’ intervenuta sostenendo finanziariamente interventi per assicurare efficienza e sicurezza delle infrastrutture portuali: dalle opere di manutenzione e riparazione per i porti minori di Antignano e Quercianella a Livorno al recente intervento di escavo dei fondali dello specchio acqueo di Talamone, nel Comune di Orbetello, che a causa dell’insabbiamento è stato a lungo compromesso nelle sue funzioni. Tra le azioni più significative, anche il progetto, fortemente innovativo, rivolto a migliorare l’accessibilità delle aree portuali della Toscana, promuovendo interventi mirati da parte dei comuni per l’abbattimento delle barriere architettoniche. «In queste settimane – aggiunge Ceccarelli – partiranno le ricognizioni sul campo per mettere a punto le schede di rilevazione delle principali strutture portuali toscane. Sarà una fase impegnativa, perché si dovranno declinare gli obiettivi di sviluppo in coerenza con le istanze di salvaguardia del paesaggio costiero previste dal PIT/Piano paesaggistico e perché sarà necessario fare i conti con le conseguenze del trauma abbattutosi sull’intera economia mondiale con questa pandemia».
Travel Quotidiano-29 mag 2020
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