A Lodi è stato approvato oggi all’unanimità dal Consiglio Regionale Lombardo il Progetto di Legge relativo alle Norme sull’eliminazione delle barriere architettoniche e prescrizioni tecniche di attuazione. “Questo provvedimento – spiega Selene Pravettoni, consigliere regionale della Lega – ci ha dato l’opportunità di affrontare una tematica, quella del piano di eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA), che rappresenta sicuramente un’azione doverosa a tutela dei diritti delle persone più fragili.
Come Lega abbiamo voluto contribuire recependo la portata innovativa del
PEBA, ma con il chiaro intento di renderne possibile l’applicazione da parte
dei Comuni lombardi, nel segno della concretezza. Per questo abbiamo proposto
un approccio positivo: rispetto ad un’iniziale logica del commissariamento e
delle penalità per i Comuni inadempienti, si è preferito fornire ai Comuni gli
strumenti idonei affinché possano dotarsi, o adeguare, il PEBA”.
“Le previsioni della norma regionale proposta – prosegue Pravettoni – risentono
purtroppo della critica situazione contestuale dei nostri tempi; una situazione
caratterizzata spesso dalla presenza di enti comunali di piccole e medie
dimensioni, sovente mancanti delle risorse necessarie. Il documento approvato,
promuove l’unione delle competenze amministrative al fine di ottenere un
risparmio ed un efficientamento delle risorse economiche e delle
professionalità umane. Per quanto concerne il sostegno istituzionale e tecnico
per la redazione del Piano, si è scelto lo strumento collaborativo e di
confronto per antonomasia, cioè la conferenza dei servizi. La conferenza dei
servizi sarà convocata dai comuni, e vedrà la partecipazione di enti locali,
ATS, ed ordini professionali interessati. Per questa conferenza è stata prevista
una competenza a livello territoriale di ente sovracomunale (provincia o
comunità montana) ed inoltre potrà essere indetta anche da un ente capofila con
valenza per più comuni”.
“Un’ulteriore novità, sempre nel solco del supporto amministrativo da parte
della Regione agli enti locali, riguarda il fatto che la Regione entro 180
giorni dall’entrata in vigore della presente legge dovrà elaborare delle Linee
guida con i contenuti minimi per la redazione di un PEBA da parte del comune,
il quale può avvalersi anche della consulenza regionale come da articolo 22
della l.r. n. 6/1989. Questo, per dare uniformità almeno a livello regionale
per la redazione dei PEBA a livello comunale, fornendo il necessario supporto
tecnico amministrativo. L’articolato si chiude con un oculato profilo di
premialità: ovvero che l’avvenuta adozione del PEBA da parte del comune
costituisce requisito preferenziale per la partecipazione ai bandi regionali”.
Da Lodi Notizie del 27.05.2020
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