Proponiamo all’attenzione dei lettori un progetto di riqualificazione urbana, che un team di tre architetti di Anguillara ha elaborato su incarico del Comune.
Si riferisce, appunto, ad Anguillara, ma secondo noi è un valido riferimento generale per tutto il territorio.
E proprio parlando di territorio, richiamiamo la proposta lanciata da L’agone per COSTRUIRE UNA RETE DI COMUNI ACCOGLIENTI (https://www.lagone.it/2020/06/15/lagone-lancia-uniniziativa-lo-sviluppo-del-nostro-bellissimo-territorio-promuovere-rete-comuni-accoglienti/).
Tornando alla proposta di riorganizzazione urbanistica di Anguillara, si tratta di un Progetto Definitivo di Riqualificazione dei Tessuti Urbani: si chiama ASCS – Anguillara Sabazia Città Sostenibile, e si compone di 2 fasi: un masterplan dell’intero territorio comunale di Anguillara ed un Esecutivo per un isolato modello di Largo dello Zodiaco.
Il Masterplan individua determinate problematiche urbane legate a barriere architettoniche, mancanza di spazi connettivi e carenza di spazi pubblici per gli utenti deboli della strada: ASCS offre delle soluzioni ad impatto minimo che alzeranno notevolmente la qualità della vita della città di Anguillara legando i tessuti urbani tramite pedonalizzazione e ciclabilità diffusa e offrendo nuove centralità.
Il disegno della città offre dunque un cambio di prospettiva rispetto all’accesso al centro storico di Anguillara grazie ad una nuova viabilità, mette in sicurezza una vasta porzione di tessuto urbano grazie alle zone 30, ridefinisce gli spazi utili di parcheggio, restituisce dei percorsi pedonali e ciclabili, abbatte le barriere architettoniche, articola piccole piazze e luoghi d’incontro sociale e propone l’individuazione di un vero “centro” cittadino, supportando con le nuove infrastrutture, tutte quelle che sono le funzioni vitali già presenti nell’isolato.>>
Uno spunto, fra i tanti: perché non dotiamo tutte le città intorno al lago di una rete ciclabile, per realizzare un “sistema integrato” ?
Un sistema centrato sulla ciclovia cirumlacuale che si dirama, appunto, nei centri abitati, e poi nelle campagne e nello splendido territorio collinare e boschivo: sarebbe un eccellente strumento per migliorare, di molto, la qualità della vita dei cittadini che abitano intorno al lago, e allo stesso tempo un formidabile motore per il turismo, un turismo di qualità ma non elitario. Una “rete territoriale” che si collega perfettamente con gli assi già presenti, e da valorizzare, come la Francigena.
Da L’agone.it del 18.06.2020
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