L’artista francese di base a Milano ha realizzato un wall drawing sulla facciata dello spazio artistico di Via Assab, un modo per incentivare il processo di valorizzazione di un quartiere che “pur in presenza di criticità, è ricco di risorse e sede di numerosi studi d’artista”
La pandemia e il conseguente lockdown hanno costretto musei, gallerie e spazi artistici ad annullare eventi, rivoluzionare la propria programmazione, chiudere al pubblico. Uno stop necessario, che però non ha vietato ai tanti professionisti del settore di reinventarsi e in qualche modo adattarsi all’attuale temperie, con progetti nuovi e mirati. È questo lo spirito che anima l’iniziativa di Assab One – spazio milanese dedicato alla sperimentazione artistica contemporanea fondato da Elena Quarestani, che sorge in un ex edificio industriale nel quartiere di Via Padova –, che al grido di “siamo tornati. Anzi, non ci siamo mai fermati” presenta il grande wall drawing realizzato dall’artista francese di base a Milano Nathalie Du Pasquier (sulle pareti esterne di Assab One, al crocevia tra Via Assab e Via Benadir, “dove affacciano i due nuovi spazi ora abitati da Studio Mumbai e da Threes Production”, come scrive in una nota Elena Quarestani.
IL WALL DRAWING DI NATHALIE DU PASQUIER PER ASSAB ONE A MILANO
“‘La Facciata’ è un’opera di arte pubblica, un possibile modello di espressione e diffusione dell’arte in questo momento di necessaria distanza sociale, quando la bellezza chiusa tra le mura di un museo o di una galleria non è sempre accessibile”, continua Quarestani. “Ma guardando più lontano è soprattutto un invito alle istituzioni, alle aziende, ai singoli cittadini a considerare la cura e la valorizzazione dei quartieri della nostra città come azioni necessarie per garantire coesione sociale, rispetto del territorio, sicurezza”. Il wall drawing, di 45 metri lineari, è il primo realizzato da Nathalie du Pasquier in uno spazio urbano. È stato concepito durante il lockdown e terminato dall’artista intorno alla metà di giugno. “Il lavoro sulla facciata anticipa e condivide l’iniziativa annunciata dal Comune di Milano, la Via del Nord Est, e vuole essere un esempio di cura e valorizzazione del quartiere di Via Padova. L’intento è anche quello di inaugurare un processo virtuoso in una zona della città che pur in presenza di note criticità, è ricca di risorse e sede di numerosi studi d’artista”, si legge sul sito di Assab One.
LA PRIMA MOSTRA ONLINE DI ASSAB ONE
In attesa di riaprire i propri spazi al pubblico, Assab One ha intanto lanciato la sua prima mostra online, AIRMAIL #2, un progetto dell’artista Richard Gormanche ha già fatto tappa a Tokyo (Yanagisawa Gallery), Belfast (Fenderesky Gallery) e Dublino (SO Fineart Editions). La mostra vede protagonisti Letizia Cariello, Claire Carpenter, Eun Mo Chung, Marta Dell’Angelo, Nathalie Du Pasquier, Taffina Flood, Giordano Domiziana, Aya Ito, Eithne Jordan, Wendy Judge, Róisín Lewis, Alice Maher, Camilla Santi, Amelia Stein, Azusa Takahashi, Muyi Wang, Antonio Catelani, Beppe Caturegli, Fabio Mantovani e Fabio Paleari, tutti invitati a consegnare dai quattro ai sei lavori bidimensionali, aventi come lunghezza massima 30 cm. Le opere – che hanno un costo di 400 euro – sono visibili sul sito web di Assab One, in attesa di fruirle dal vivo a settembre, quando sarà allestita la mostra in occasione della riapertura al pubblico dello spazio espositivo.
Desirée Maida da Artribune del 29 giugno 2020
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