Vista la difficoltà di provvedere con rimozione e sanzioni per le due ruote, il Comune ha scommesso sul senso civico per incentivare il rispetto delle regole.
I nuovi avvisi ignorati sia in stazione che in centro L’assessore: «Lavoriamo sulla sensibilizzazione».
Visto che con le cattive non era andata, ci hanno provato con le buone, che non si sa mai. Tentar non nuoce, sia chiaro, ma il risultato non è probabilmente quello sperato. I segnali di cortesia fatti posizionare un paio di settimane fa dal Comune per contrastare il parcheggio selvaggio delle bici per ora non sembrano aver scaldato il cuore dei vicentini, che in molti casi semplicemente li ignorano. Sarà la fretta, sarà la distrazione, sarà che proprio non vengono notati, fatto sta che di due ruote legate alle transenne invece che parcheggiate nelle apposite rastrelliere se ne vedono ancora parecchie. In stazione soprattutto, dove il problema è ormai cronico, nonostante oltre ai segnali di cortesia, ci siano in bella vista anche i cartelli di divieto, pena la rimozione forzata; ma pure in piazza Castello, anche se con minor frequenza. Sicuramente la disciplina, in questo slargo all’ingresso di corso Palladio, è più diffusa, ma il vizio di legare la bici dove capita non è sparito. Tanto più che le transenne spuntate a sorpresa la scorsa estate e poi travolte dalle polemiche, ben si prestano a ospitare lucchetti e catene varie, specie in caso di commissioni nei dintorni. Peccato che la praticità di uno rischi di trasformarsi in un disagio per gli altri, soprattutto se la bici viene parcheggiata male, diventando un ostacolo per i passanti, in primis per le persone con disabilità motoria o ipovedenti. Anche perché le rastrelliere nei paraggi ci sono. Nel piazzale della stazione ferroviaria e nelle immediate vicinanze, il parcheggio selvaggio è ormai una costante. Non solo sulle transenne, che con il tempo si sono anche inclinate sotto il peso dei telai, ma anche alberi, segnali stradali e attorno alla tabella informativa realizzata in braille. I segnali di cortesia, a scanso di equivoci, sono stati collocati proprio sulle transenne metalliche. Si tratta di dischetti con una bici disegnata e la scritta, tradotta anche in inglese, “Usa la bici e parcheggiala nelle rastrelliere”. Ma mentre si tenta di diffondere il senso civico con le buone maniere, le due ruote vengono agganciate proprio sopra al logo. L’iniziativa, ha spiegato il Comune, è stata promossa dal servizio mobilità e trasporti nell’ambito della tutela degli ambiti più delicati del centro storico e delle persone con disabilità, in particolare i non vedenti, che spesso trovano nei mezzi posteggiati erroneamente degli ostacoli. «È una segnaletica non prescrittiva – aveva chiarito l’assessore alla mobilità Matteo Celebron -. La rimozione di una bici è molto complessa dal punto di vista procedurale per gli operatori della polizia locale e di non facile regolazione neppure attraverso ordinanza. Per questo abbiamo deciso di realizzare una segnaletica di sensibilizzazione, bilingue, con la quale si invita il ciclista all’uso delle rastrelliere, il cui numero è costantemente in aumento. Non vi è, infatti, intenzione di procedere con divieti e sanzioni». Il costo dell’intervento, comprensivo di produzione e installazione della segnaletica, è stato di 3.500 euro circa.
Da Il Giornale di Vicenza del 29.06.2020
Lascia un commento