«Città senza barriere? Solo promesse»

«Città senza barriere? Solo promesse»

Scoppia la polemica tra le associazioni e il Comune di Città di Castello. «Luoghi inaccessibili. Ecco l’elenco degli interventi mai realizzati».

Il piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche? «Un nulla di fatto». «La cabina telefonica di via del Polacchino non è stata rimossa, così come i contenitori della differenziata vicino al bar di Pesci d’oro, i bagni delle Logge Bufalini sono ancora inaccessibili: la città a misura di disabile è ancora ben lontana dall’essere realizzata». Ad un anno dal consiglio comunale aperto, a nove mesi dall’approvazione della petizione popolare (750 firme), l’associazione Il Mosaico (Carlo Reali) e Cuore di Leone (Riccardo Lucaccioni) promotori della richiesta del piano, evidenziano alcune criticità che di fatto hanno fermato il progetto: «Nessun tecnico sta lavorando alla bozza che l’ordine degli ingegneri ha presentato al Comune; non c’è nessuna somma di denaro prevista nel bilancio di quest’anno per la redazione del Peba e neanche un intervento tra i più semplici che avevamo segnalato è stato effettuato», scrivono i promotori dell’iniziativa. Inoltre, secondo quanto viene evidenziato in un comunicato diramato ieri, «nel corso degli attuali lavori di riasfaltatura che interessano ampi tratti viari, nessuna attenzione è stata prestata a livello di adeguamento di rampe, marciapiedi, o addirittura siepi: tutte accortezze che a suo tempo erano state promesse dai competenti assessori. Aggiungiamo che nessun rappresentante dell’associazione ‘Cuor di leone’ è stato mai invitato a partecipare ad alcuna Commissione, come invece era negli accordi». Per questo Reali e Lucaccioni aggiungono: «Non possiamo che trarre sconfortanti conclusioni su quella che sembra essere l’ennesima occasione persa, dopo le rituali valanghe di chiacchiere e di impegni di fatto solo ipotizzati. Eppure i piani per l’abbattimento delle barriere architettoniche dovevano essere operativi per legge dal 1987», ricordano ancora dall’associazione Il Mosaico e da Cuor di Leone. Per una città senza ostacoli e barriere era partita nei mesi scorsi anche una collaborazione fra Città di Castello e Padova, uno dei comuni faro a livello nazionale riguardo alla realizzazione e attuazione concreta del Peba. Avevano partecipato una delegazione tifernate (con l’assessore Luciana Bassini e gli stessi Reali e Lucaccioni) che a Padova si era incontrata con gli amministratori e i tecnici che in quella città avevano elaborato il piano. «Ora continueremo a farci portavoce di tutti quei cittadini a cui in risposta alla negazione dei loro diritti, vengono rifilate le solite alle quali però non crediamo più», concludono dalle due associazioni tifernati.

Da La Nazione del 30/07/2020

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