«In quattro anni di amministrazione non è stato messo neppure uno scivolo su un marciapiede. Ora prendono il via i cantieri ma la consulta della disabilità è stata vergognosamente ignorata». È furioso l’ex assessore Nazzareno Torquati il quale punto il dito contro la politica portata avanti dal Comune di San Benedetto relativamente la disabilità e le barriere architettoniche.
Il summit
«Poco prima delle elezioni del 2016 in un incontro elettorale con i
rappresentanti delle associazioni disabili presso il Comune e alla presenza di
altri candidati sindaci – afferma Torquati – Pasqualino Piunti si impegnò nel
superamento delle barriere architettoniche di ogni genere. La fortuna gli è
stata amica e le divisioni dei concorrenti gli hanno permesso di diventare
sindaco. Sono passati oltre quattro anni di nulla di fatto, nemmeno un
marciapiede è stato dotato di scivoli e sono decine e decine le strade che ne
sono prive, Nessuna opera di sensibilizzazione è stata compiuta nei confronti degli
esercenti per favorire l’accesso ai disabili e nessun dispositivo è stato
realizzato per la mobilità di chi ha handicap sensoriale». Torquati, costretto
su una sedia a rotelle in seguito ad un drammatico infortunio sul lavoro
avvenuto a metà anni Novanta, si batte da anni proprio per l’accessibilità dei
locali pubblici e degli esercizi commerciali e ha più volte sottolineato come,
in Riviera, quasi nessuno sia a norma. «Oggi – continua – questo sindaco
annuncia trionfalmente che darà luogo a interventi milionari di lavori pubblici
trasformando la città in un enorme cantiere. Ma nemmeno un centesimo è previsto
per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Questo ci da lo spessore
civile di questa amministrazione comunale, falsa, ipocrita e razzista. La
Consulta disabile è stata vergognosamente ignorata. Il sindaco di San Benedetto
dovrebbe prendere esempio dalla vicina Porto San Giorgio, e andare a vedere
come hanno realizzato la spiaggia per disabili e come la città si stia dotando
di accessibilità in ogni angolo».
I precedenti
Torquati non attacca soltanto Piunti ma anche i suoi predecessori. «I disabili,
gli anziani, quelli che hanno ogni livello di disabilità in città sono
centinaia se non migliaia – dice infatti l’ex assessore – e non hanno motivo di
essere ignorati da questi sindaci, compresi anche quelli del recente passato,
insensibili». Delle politiche per la disabilità, in campo politico cittadino,
si era occupata nel corso di questo mandato la consigliera del Pd Maria Rita
Morganti anche sulla base delle denunce di Torquati che fotografa una
situazione «estremamente difficile». «Ben più difficile – afferma – di quanto
si possa immaginare. Il tutto dopo dieci anni di assoluto disinteresse da parte
dell’allora sindaco Gaspari e della sua compagna di partito Margherita Sorge,
che prese il posto di Loredana Emili alle politiche sociali. Il loro
comportamento, di fatto di assenza di controllo e di verifica, ha creato un
sistema di abuso diffuso in tutta la città e solo a pochi mesi dalla fine del
loro mandato hanno tirato fuori dal cilindro la costituzione della Consulta. Un
organismo senza soldi fatto così tanto per farlo con il compito di redigere il
Peba, programma per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Fu formato
un gruppo con una dotazione finanziaria di 20 mila euro, una presa in giro». In
effetti in Riviera le barriere architettoniche che rendono la vita difficile,
se non addirittura impossibile, ci sono e sono tante».
Il quadro
Insomma, dai marciapiedi senza scivoli a quelli estremamente stretti. Ci sono
strade nelle quali è complicato persino transitare a piedi per le esigue
dimensioni dei marciapiedi che, spesso, soprattutto per quanto riguarda il
centro, sono ulteriormente accorciati da occupazioni di suolo pubblico che li
rendono impraticabili.
Da Corriere Adriatico 21 agosto 2020 di Emidio Lattanzi
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