A pochi km dalla pista dagli stabilimenti Ferrari e delle industrie ceramiche un luogo senza tempo attende i visitatori curiosi di e per natura.
E’ una sorpresa avventurarsi sulla antica strada che risale il Torrente Fossa nelle valli delle prime colline di Fiorano modenese: in pochi secondi si passa da una delle zone più densamente abitate del pedecolle emiliano ad un paesaggio ondulato ed ameno fatto di calanchi, arbusteti, boschi, vigne, foraggere. Poi in una vallecola secondaria si apre un anfiteatro al centro del quale su una estensione di circa 7 ettari si elevano coni di argilla argentati perennemente in attività con le loro colate di fango e il loro borbottio. Siamo in località Nirano, centro formato da diversi agglomerati abitativi come tipico dei centri rurali diffusi. Qui la natura si esprime con un fenomeno abbastanza raro in Europa: il metano stoccato nel sottosuolo durante la sua risalita in pressione intercetta strati argilla e lenti di acqua creando un fango liquido che fuoriesce da fessure del terreno e rapprendendosi costruisce i coni. Le emissioni di metano avvengono in forma di bolle da crateri che si aprono e si chiudono, cambiano posizione variando costantemente la scena per lo spettatore. Questo fenomeno a Nirano si esprime su una superficie molto estesa ma lungo le colline emiliane si trovano anche emissioni puntuali dal parmense al bolognese particolarmente evidenti anche nel reggiano nel comune di Viano. Un itinerario di 60 km denominato Via dei Vulcani di Fango intercetta le aree reggiane e modenesi. A Nirano i coni vengono chiamati ‘salse’ facendo riferimento alla presenza di sale nella miscela, in altre località si parla di ‘bombe’ e ‘barboi’.
Dal 1982 l’area è Riserva naturale regionale grazie alla presenza di una pianta molto speciale che solitamente cresce sulla costa, la Puccinellia fasciculata. La protezione di questa specie botanica ha consentito anche la difesa delle salse con conseguenti divieti di asportare fango, rovinare le formazioni argillose, cosa che invece era all’ordine del giorno prima dell’istituzione della riserva.
Innumerevoli le citazioni storiche del fenomeno: dai romani, lo cita Plinio nella Naturalis Historia, per arrivare agli scienziati del Settecento Vallisneri, Spallanzani e fino allo Stoppani ne Il Bel Paese.
Ora le salse sono un fenomeno protetto e studiato mentre un tempo i fanghi avevano innumerevoli usi pratici e vantaggiosi che rendevano l’area particolarmente cara e amata: estrazione sale, olio minerale, utilizzo fanghi per medicazioni.
Ha una grande importanza la fruizione a scopo didattico per scuole e turistico per gruppi di varie tipologie. Vi sono due centri visita uno con valenza più naturalistica, Cà Tassi, e uno a valenza più culturale, Ecomuseo Cà Rossa. Questo ultimo è facilmente raggiungibile con le auto e accessibile. La vasta rete sentieristica, ogni sentiero è dedicato ad un diverso animale, permette di ammirare i diversi ambienti anche dell’area esterna della riserva come i laghetti e i calanchi. In particolare un particolare percorso denominato ‘Siti aperti’ è costituito da una passerella in legno che, partendo da un parcheggio riservato a chi ha difficoltà di movimento, permette di arrivare anche con passeggini o carrozzine, nel cuore dell’area integrale ed ammirare da vicino i coni. E’ dotato di totem esplicativi collocati a circa un metro di altezza e scritti anche in linguaggio Braille. Le sensazioni offerte dai coni non sono infatti solo visive ma anche olfattive e uditive. Da ultimo non sono da sottovalutare le particolarità offerte dalla storia agricola della conca delle salse, dove il particolare microclima ha da sempre offerto un habitat ottimale per ulivo, carciofi, capperi, vite, alberi da frutto che sono ancora visibili nelle aree coltivate.
La Riserva fa parte dell’Ente parchi Emilia Centrale con gestione da parte del Comune di Fiorano Modenese che da sempre cura l’area.
Edda Chiari
Ideanatura
Incuriosire.it ringrazia l’amica Edda per l’articolo.
Notizie sull’accessibilità si trovano a questa pagina curata dall’Associazione Nazionale Turismo Open.
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