Il Covid non ferma le gite al parco archeologico di Paestum e Velia. Le visite si reinventano e diventano digitali con il progetto “A scuola Nel museo e Dal museo”. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Cilento4all/Il Tulipano, prevede la possibilità per le scuole di tutta Italia di visitare gratuitamente il museo di Paestum da remoto, grazie all’uso delle moderne tecnologie informatiche che abbattono la distanza imposta dall’emergenza sanitaria da coronavirus. Non un semplice tour virtuale, ma un vero “incontro” ricco di emozioni e relazioni, seppur online.
Oggi, 3 Dicembre, è la Giornata internazionale delle persone con disabilità e il Parco archeologico di Paestum e Velia rinnova il suo impegno per l’accessibilità e l’inclusione. “Un giorno all’anno tutto l’anno” è questo lo slogan ufficiale della giornata della disabilità con cui oggi verranno accolte tre classi collegate da Salerno, Napoli e Como per le visite dal museo.
“L’arte e l’archeologia sono strumenti eccezionali di conoscenza di sé stessi e degli altri – commenta Giovanni Minucci. – Garantirne la fruizione a tutti, in particolare alle persone con bisogni speciali, significa promuovere il processo di inclusione per una società dove proprio le differenze che ci caratterizzano, diventino un valore aggiunto”.
Nel corso degli anni della direzione Zuchtriegel diversi sono stati i progetti messi in campo dal Parco dedicati a persone con disabilità: dalla realizzazione del percorso accessibile nel Santuario meridionale con la passerella per entrare nel tempio più antico di Paestum, la c.d. Basilica, alle visite per bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico nominate “Un tuffo nel blu”, sempre in collaborazione con Cilento4all/Il Tulipano e con il coinvolgimento del Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali dell’Università Federico II di Napoli e con quello di Scienze Motorie e del Benessere dell’Università Parthenope.
“Le visite sono per tutti e per ciascuno – commenta il direttore – perché abbattono barriere fisiche (si possono fare comodamente dal divano di casa), socio- economiche (sono gratuite) e cognitive (i contenuti sono calibrati su differenti livelli di età e difficoltà). La metodologia didattica utilizzata parla ai diversi stili di apprendimento e alle diverse intelligenze e permette una visita realmente inclusiva. Il museo è un luogo in cui si impara sempre, anche quando i bambini diventano grandi, ovvero cittadini consapevoli della bellezza che va sempre tutelata e custodita per essere accessibile anche ai bambini di domani”. Per informazioni sul Progetto “La scuola Nel museo e Dal museo”:
di Federica Inverso da Ottopagine del 3/12/2020
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