“Con le navette sospese 6 fermate accessibili”

“Con le navette sospese 6 fermate accessibili”

UDINE. Fermate a misura di disabile diventate, di fatto, inutili, almeno allo stato, per chi si muove in carrozzina. Per il semplice motivo che il minibus per il centro che passa di lì non è attrezzato con la pedana che consente di salire sul mezzo pubblico anche a chi si sposta su una sedia a rotelle. A denunciare la situazione è Domenico Pellino, non nuovo a segnalazioni di questo genere (in passato ha coinvolto anche Striscia la notizia).


IL DISABILE. Pellino parla di «sei fermate attrezzate per disabili sospese in via Aquileia, via Vittorio Veneto, piazza San Cristoforo e via Gemona. In totale a Udine se ne contano 58: con questa situazione scendono a 52 effettivamente utilizzabili dai disabili – sostiene Pellino -. Non solo. Dopo il cantiere, con la creazione della pista ciclabile, in via Aquileia una fermata, all’altezza del civico 6, è stata proprio eliminata del tutto». Il problema, sottolinea, è, per l’appunto, legato ai mezzi di taglia small introdotti per il servizio delle due circolari sperimentali per collegare il centro città, «minibus che sono solo per i cittadini senza disabilità, visto che sono privi di pedana – rileva Pellino -. Quando finirà la sperimentazione, non sappiamo se metteranno autobus attrezzati per disabili o meno. Nel frattempo, noi che ci spostiamo in carrozzina, siamo scoperti su sei fermate». Risultato? «Il bus attrezzato con pedana passa per vale Ungheria, piazza Primo maggio e viale della Vittoria. Vuol dire che, arrivando verso Udine, la prima fermata attrezzata per disabili è in viale Europa Unita all’altezza della gelateria, mentre l’altra fermata utile per noi si trova soltanto in viale della Vittoria». Pellino prosegue: «Tramite l’associazione di tutela diritti del malato, intendo fare un esposto all’Osservatorio nazionale della disabilità, sul fatto che la fermata attrezzata in via Aquileia è stata cancellata. Chiedo anche all’amministrazione di rispettare l’impegno a dotare la città di 70 fermate attrezzate per disabili: c’era stato un impegno a farlo entro il 2019 e non è stato rispettato. Quanto alle fermate sospese per colpa del minibus senza pedana, chiediamo all’amministrazione di trovare una soluzione alternativa per ridurre i nostri disagi».

GLI ASSESSORI. L’assessore Elisa Asia Battaglia precisa che «le fermate accessibili non sono state tolte. Ma il bus con pedana ora fa un percorso diverso. Il problema è legato alla linea sperimentale. Per il centro, è stata introdotta in via sperimentale una navetta non accessibile ai disabili. Per la sperimentazione, Saf non aveva altri mezzi disponibili. Ma stiamo lavorando con la società e con la Regione per dotare la città di bus accessibili e compatibili con l’ambiente». Insomma, le fermate attrezzate restano tali, pronte a tornare in pista appena possibile, assicura Battaglia. «Proveremo nel frattempo a trovare una soluzione intermedia. Non abbiamo nessuna intenzione di privare i disabili di diritti che con tanta fatica abbiamo cercato di garantire. Stiamo lavorando anche per migliorare l’accessibilità della stazione». Il vicesindaco Loris Michelini, titolare della mobilità, chiarisce che «sulle due circolari possono essere usati solo mezzi leggeri e in questo momento non sono disponibili navette con pedana». «Con l’entrata in vigore dei nuovi percorsi per i bus, vorremmo dotare la città di minibus elettrici, o comunque eco-sostenibili a metano, ed accessibili a chi ha problemi di deambulazione e ai disabili, grazie al nuovo contratto sul Tpl che garantisce il rinnovo progressivo del parco mezzi e ai contributi messi a disposizione dalla Regione».

di Camilla De Mori da Il Gazzettino del 03.01.2020


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