“Tribunale, non è la battaglia degli avvocati rodigini”

“Tribunale, non è la battaglia degli avvocati rodigini”

L’intervento dell’avvocato Palmiro Franco Tosini, consigliere del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rovigo

“Mi sia consentito, a distanza di oltre un anno, di ritornare sull’argomento “Palazzo di Giustizia” ed inserirmi nel dibattito, spesso sterile ed inconcludente, che da troppo tempo, ormai , riempie le pagine della cronaca locale”, comincia così l’intervento di Palmiro Franco Tosini, consigliere del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rovigo.

“Mi pareva, ancora sono convinto, che tra le soluzioni a suo tempo prospettate e/o ipotizzabili, e cioè di individuare il nuovo palazzo di giustizia all’interno della caserma Silvestri, ovvero in Commenda previa ristrutturazione dell’ex Ospedale Maddalena, o ancora al Censer, la risposta più logica ed intelligente fosse quella di ampliare l’esistente Tribunale di via Verdi verso l’ex Casa Circondariale. Certo avrebbe comportato un consistente intervento di ristrutturazione e di nuova edificazione, ma  alla fine, il Capoluogo di Rovigo, con il suo tessuto economico e sociale, avrebbe mantenuto il proprio complesso giudiziario in centro storico con accorpamento di tutte le sedi e gli uffici staccati ed il risparmio di circa 300.000,00 euro all’anno di affitti”. 

“La soluzione avrebbe accontentato, in primo luogo, la cittadinanza che non avrebbe assistito ad un ulteriore depauperamento del centro, gli esercizi economici e commerciali attigui per le evidenti ragioni di bottega e, forse anche di sopravvivenza, gli utenti e gli avvocati tutti, e non solo di coloro che, come il sottoscritto, hanno il proprio studio professionale a 100 metri di distanza, potendo usufruire anche di un ampio parcheggio ricavabile all’interno dell’area destinata al nuovo Palazzo di Giustizia. Sembra che questa soluzione non sia più praticabile, a mio avviso per responsabilità e debolezza della Politica, degli Enti e delle Istituzioni locali che non hanno voluto o saputo gestire con efficacia la situazione, ma non  può diventare il principale problema dell’avvocatura e, tantomeno, della Magistratura”.

“Le colpe sono, a mio avviso, ascrivibili alle precedenti amministrazioni comunali, ma, in parte anche all’attuale governo cittadino che ho personalmente sostenuto contribuendo a farlo nascere. Ora non resta che prendere atto della situazione, qualora definitivamente tramontata l’idea di un allargamento in via Verdi, e battersi per la realizzazione di un Complesso che, anche in prossimità del centro cittadino, facilmente raggiungibile dall’esterno (bene l’area dell’ASM), possa essere funzionale, facilmente accessibile a tutti, privo di barriere architettoniche, con tutti gli uffici accorpati, dotato di un ampio parcheggio sì da consentire agli utenti ed agli operatori del diritto provenienti da fuori, di poterlo raggiungere. Di questa e di non altre e  fuorvianti iniziative o preoccupazioni  deve farsi carico l’Avvocatura. Rimarrà il problema di come riempire o utilizzare l’immobile ( attuale  tribunale ) rimasto vuoto. Ma dovrà essere affrontato dalla Politica, dalle istituzioni pubbliche, dalle varie associazioni di categoria, non certo dall’ avvocatura e, tantomeno, dalla magistratura”.

Da RovigoinDiretta 3/1/2021

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