VENEZIA. Diciassette interventi, per eliminare le barriere architettoniche da ponti veneziani e superare gradini che frenano la mobilità di disabili e persone in sedia a rotelle.
Il progetto
definitivo ed esecutivo è stato approvato in giunta comunale a fine anno dopo
un lungo confronto dei progettisti con la Soprintendenza. Costo duecentomila
euro. Ma il nuovo progetto, rivisto, vede il rinvio di quattro interventi, come
in campiello del Teatro a San Marco, per i quali il confronto con la
Soprintendenza continua. Nel frattempo dalle associazioni dei disabili inizia
un pressing verso l’amministrazione comunale per garantire maggiori risorse per
una città a misura di tutti, non solo dei normodotati. Lo ricorda Giampaolo
Lavezzo, che dopo aver saputo dalla conferenza di fine anno della giunta, che
gli introiti da oneri di urbanizzazione sono arrivati a 14,6 milioni di euro,
ricorda al Comune di Venezia che una bella fetta di quei soldi devono andare
alla eliminazione delle barriere architettoniche. «Dai miei conti si arriva a
quasi 3 milioni da riservare a queste opere», ci segnala Lavezzo. «Per anni non
abbiamo saputo quanto introita il Comune di oneri di costruzione. Ora il dato è
ufficiale. Bene: ricordo che una legge regionale del 2007 stanzia il 10 per
cento di queste risorse per eliminare le barriere. Ma ricordo anche un atto del
Consiglio comunale veneziano che scelse di portare la cifra al 20 per cento»,
dice. «E invito l’amministrazione a decidere questi investimenti in accordo con
gli interessati, senza scelte calate dall’alto e senza sperimentare a caso. E
chiedo anche autonomia dalla Soprintendenza», insiste Lavezzo, storica voce dei
disabili veneziani. Nell’ultimo progetto approvato dal Comune ci sono anche tre
interventi in centro a Mestre, con la novità dell’inserimento di una
segnaletica tattile per non vedenti sui marciapiedi delle fermate degli autobus
Actv. Sono previste alle fermate del bus di via Einaudi e poi all’altezza di via
San Rocco, dove verranno posate piastrelle tattili, in Pvc di colore bianco
affiancate alle paline e raggiungibili dai non vedenti. Altro intervento in via
Carducci, davanti al supermercato Simply dove vengono raccordate le pendenze
della pavimentazione in porfido, riducendo la pendenza trasversale entro il 2
per cento, e realizzando un attraversamento pedonale e raccordando il piano con
rampe di pendenza inferiori al 3,5 per cento. Anche qui arriveranno le
piastrelle tattili in Pvc di colore bianco per segnalare le fermate agli utenti
non vedenti. Una iniziativa, che segue quelle realizzate alle fermate del tram,
e che vede per ora altri esempi, per i bus, solo a Mestre Centro e in Corso del
Popolo. Tornando ai ponti veneziani da liberare dalle barriere architettoniche,
il nuovo progetto prevede interventi a Cannaregio (Fondamenta Coletti,
Campiello Drio Ca’ Memo, Ruga Do Pozzi, calle de La Madonna) alla Giudecca
(Fondamenta Sant’Anzolo, Campazzo De Dentro), Castello (Calle San Domenico,
Calle Lion) e Dorsoduro (Fondamenta de la Pescaria, Calle dei Secchi, Calle
Nova de Le Terese, Calle Cappello, Calle de La Sbiaca). Tutti concordati con la
Soprintendenza con un lavoro puntuale di verifica delle opere sui gradini, per
l’inserimento di pedane, corrimano, oggi mancanti, e percorsi tattili.
di Mitia Chiarin da La Nuova Venezia del 07.01.2020
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