È possibile ottenere fino a 150mila euro per adeguamento postazioni, abbattimento barriere architettoniche e formazione
Buone opportunità dal fronte lavoro e disabilità: i datori di lavoro che intendono mettere in campo interventi per reinserire persone con disabilità da lavoro possono contare su alcuni importanti sostegni da parte dell’INAIL con contributi a fondo perduto. Ciascun progetto di reinserimento lavorativo è finanziato fino a un massimo di 150.000 euro
L’Istituto ha adottato il Regolamento per il reinserimento e l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro (successivamente modificato dalla determina 19 dicembre 2018, n.527), in attuazione a quanto previsto dall’articolo 1, comma 166 della legge di stabilità 2015 (legge 23 dicembre 2014, n.190).
L’obiettivo è duplice: sia dare la possibilità a una persona con disabilità da lavoro di conservare il suo posto mantenendo possibilmente la stessa mansione, ma anche garantire a chi abbia una disabilità da lavoro un supporto nell’ inserimento in nuova occupazione.
DESTINATARI
Gli interventi che sono sostenibili da parte dell’INAIL sono quindi mirati a due diversi obiettivi con rispettivi destinatari:
a) Conservazione del posto di lavoro
lavoratori subordinati e parasubordinati anche con contratto a tempo determinato o flessibile, nonché lavoratori autonomi, con disabilità da lavoro tutelati dall’Inail
b) Nuova occupazione
persone con disabilità da lavoro tutelate dall’ Inail con le quali vengano stipulati contratti di lavoro subordinato o parasubordinato, anche a tempo determinato o flessibile (a esclusione dei contratti di lavoro autonomo), per essere adibite a un’attività lavorativa anche non soggetta a obbligo assicurativo Inail
TIPOLOGIE DI INTERVENTO FINANZIATE
Vengono finanziate con contributi a fondo perduto interventi a favore di persone con disabilità da lavoro, che afferiscono atre tipologie:
1. Superamento e abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi di lavoro (inserimento rampe, adeguamento percorsi orizzontali, modifica locale ascensore, servizi igienici, ecc.)
2. Adeguamento e adattamento delle postazioni di lavoro (arredi, strumenti, ausili, strumenti di interfaccia macchina-utente, veicoli costituenti strumenti di lavoro, ecc.)
3. Formazione (addestramento utilizzo postazioni, tutoraggio per svolgimento stessa mansione o per riqualificazione professionale funzionale all’adibizione ad altra mansione, ecc.).
CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO
Ogni progetto di reinserimento lavorativo è finanziato dall’INAIL fino a un massimo di 150.000 euro:
– 135.000 euro, rimborsabili al 100%, per interventi di superamento e abbattimento di barriere architettoniche nei luoghi di lavoro e per interventi di adeguamento e adattamento delle postazioni lavorative
– 15.000 euro, rimborsabili al 60%, per progetti di formazione
In caso di conservazione del posto di lavoro l’Inail rimborsa al datore di lavoro il 60% della retribuzione effettivamente corrisposta alla persona con disabilità da lavoro destinataria di un progetto di reinserimento mirato alla conservazione del posto di lavoro.
E’ possibile richiedere, per una sola volta, un’anticipazione fino al 75% dei costi del progetto.
COME PROPORRE GL INTERVENTI
Gli interventi possono essere:
a. individuati nell’ambito di un progetto elaborato dall’équipe multidisciplinare dell’INAIL, con il coinvolgimento del lavoratore e la partecipazione attiva del datore di lavoro.
b. individuati nell’ambito di un progetto proposto dal datore di lavoro, condiviso con il lavoratore e valutato, ai fini dell’approva-zione, dall’equipe multidisciplinare della Sede Inail competente per domicilio del lavoratore;
c. attuati dal datore di lavoro per ragioni di necessità e urgenza e rimborsati dall’Inail previa verifica dell’attendibilità delle ragioni di necessità e urgenza addotte dal datore di lavoro e previa rendicontazione delle spese sostenute, nei limiti delle risorse finanziarie annualmente stanziate.
I LAVORATORI DISABILI E GLI OBBLIGHI PER LE AZIENDE
Sul fronte della normativa e degli obblighi in campo ai datori di lavoro, ricordiamo che dal 1° gennaio 2018 le aziende private che occupano da 15 a 35 dipendenti hanno l’obbligo di assumere una persona con disabilità appartenente alle categorie protette a prescindere dall’ipotesi di nuove assunzioni. La multa per i datori che non ottemperano a questo obbligo è di 153,20 euro per ogni giorno di lavoro e per ogni lavoratore disabile non assunto.
Inoltre i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad adottare accomodamenti ragionevoli per garantire la parità di trattamento dei lavoratori con disabilità, a meno che tali interventi richiedano, da parte dell’azienda, un onere finanziario sproporzionato.
Da Disabili.com 5/2/2021
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