GROSSETO. Una città a misura di disabili? Qualcosa è stato fatto ma la situazione deve essere migliorata. E’ questo in pratica il pensiero dei grossetani che in questi giorni si trovano ad affrontare problemi legati alla disabilità.
Come nel caso di un negozio, il «Robe di Kappa» in via San Martino nel
centro storico del capoluogo che ha investito in una rampa per disabili. «Lo
abbiamo fatto – inizia Laura Fortunati, titolare del negozio – per permettere a
tutti di entrare nel negozio. La dimensione ce lo permetteva e dunque abbiamo
cercato di dare una mano a chi è meno fortunato. Si tratta di una piccola
cosa». Poi prosegue. «Ho un caro amico purtroppo costretto su una carrozzina e
so le difficoltà in generale che incontra quotidianamente quando deve uscire
per andare in centro a Grosseto. Ma non solo per le persone con disabilità. Io
per esempio ho difficoltà a salire sui marciapiedi con la carrozzina del bimbo
piccolo quando passeggio nella zona di viale Europa. Mi posso solo immaginare
come si può trovare un disabile». «A parte il centro storico dove qualcosa è
stato effettivamente fatto – prosegue Maria Paola Giovannini – il resto della
città ha dei problemi infrastrutturali. Per non parlare di tutti quelli che
parcheggiano negli stalli per disabili oppure di fronte ai marciapiedi, proprio
di fronte agli scivoli». Ed è proprio sulla maleducazione di alcune persone che
punta il dito Vinicio Vinci: «Possiamo dire che gli edifici pubblici sono a
posto – dice – ma ci sono altri posti dove la situazione è imbarazzante: gli
scivoli costruiti appositamente per le carrozzine sono quasi sempre occupati».
Vinci chiude: «Ci sono attraversamenti pedonali che non pensano ai disabili. Ho
una moglie in carrozzina e ogni volta che dobbiamo attraversare la strada nella
zona dello stadio, abbiamo paura. Ogni giorno è una lotteria». Sulla stessa
lunghezza d’onda Giuseppe Magini: «Purtroppo ci sono troppi incivili che si
dimenticano di chi sta peggio di noi, e purtroppo non sono pochi – ammonisce –
basta guardarsi intorno per capire che la situazione è grottesca. Gli stalli
per i disabili sono occupati e gli scivoli bloccati. Come per la raccolta dei
rifiuti, anche la questione della disabilità andrebbe affrontata in modo più
deciso».
di Matteo Alfieri da La Nazione del 09.01.2020
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