Prende il via questa settimana a Schio un cantiere molto importante per la città: il terzo lotto di lavori di restauro del Teatro Civico, che prevede il completamento del loggione e dei palchetti di secondo ordine.
Il completamento delle opere edili, di allestimento e impiantistiche si inserisce nel contesto di un progetto generale nel quale una serie di soluzioni sono state in parte realizzate (primo e secondo lotto) e in parte predisposte per essere completate nei lotti successivi. Nel 2004 il progetto partecipato con la cittadinanza, gli artisti e la commissione tecnica, Lotto Zero, ha gettato le premesse che hanno portato riabilitazione dello storico teatro cittadino, inaugurato nel 1909 e chiuso da oltre 50 anni fino ad una prima parziale riapertura del 2014.
Un teatro riabilitato con un restauro conservativo nel rispetto delle caratteristiche originarie di flessibilità e multifunzionalità. I lavori consentiranno la completa funzionalità del teatro, in modo da aggiungere 137 posti a sedere ai 338 esistenti, per un totale di 475. Per l’intervento di ripristino del loggione è stata adeguata la struttura in ottemperanza alla normativa in materia di prevenzione incendi e sicurezza. I lavori ammontano complessivamente a 1,15 milioni di euro. «Con l’accensione di un mutuo tramite Cassa Depositi e Prestiti l’amministrazione comunale ha trovato le risorse necessarie per continuare il lungo percorso della ristrutturazione di questa importante edificio che racconta l’anima della nostra città – spiega il sindaco Valter Orsi -. Dopo gli interventi degli anni scorsi sugli esterni della struttura, siamo fieri di portare a termine anche questo terzo stralcio dei lavori ridare finalmente al nostro teatro cittadino il lustro che merita».
A questo impegno, per la maggior parte in carico all’Amministrazione Comunale di Schio, si affianca un intervento Art Bonus finalizzato a rendere più accessibile e confortevole il teatro: ossia l’acquisto di 100 poltroncine per la galleria e di una piattaforma elevatrice a scomparsa per garantire l’accesso alle persone disabili al palcoscenico. Le attuali sedie gialle da regista verranno sostituite da comode poltroncine ribaltabili studiate e realizzate appositamente da Aresline. Per abbattere le barriere architettoniche e consentire l’accesso delle persone disabili al palcoscenico è stata contattata un’azienda italiana leader in soluzioni per l’accessibilità in edifici storici e beni culturali a bassissimo impatto architettonico, Faboc due: il modello del Teatro Civico è il secondo realizzato dopo la piattaforma per il Tempio Capitolino di Brescia (tempio romano patrimonio dell’Unesco).
L’Art Bonus è un incentivo fiscale, sotto forma di credito di imposta, per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura e dello spettacolo, la donazione così effettuata consente di recuperare al momento della dichiarazione dei redditi il 65% di quanto versato, sotto forma di credito di imposta, in tre quote di pari importo distribuite nell’arco di tre anni. Esso rappresenta una possibilità, per le imprese del nostro territorio, di diventare protagoniste del cambiamento e sostenere il patrimonio culturale del territorio.
Oggi come nel 1909, la partecipazione di imprese private alla vita culturale del Teatro Civico è un motore imprescindibile per la sua crescita. «I lavori che stanno per iniziare sono un ulteriore tassello che va a completare il restauro del Teatro Civico – dice l’assessore alla cultura, Barbara Corzato -. Tra qualche mese il nostro amato teatro potrà ospitare gli spettatori, sfruttando tutti gli spazi a disposizione. Era doveroso riuscire a portare a compimento anche questo terzo lotto. A fine dell’intervento potremo ammirare il Civico in tutta la sua bellezza e capienza».
Da L’Eco Vicentino 16/2/2021
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