Quasi 900 mila euro per eliminare le barriere tecniche da spazi ed edifici pubblici. È la previsione di spesa della giunta di Fiume Veneto, la quale ha adottato il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
È uno strumento per la programmazione e la gestione dei lavori pubblici ed è finalizzato al miglioramento della qualità urbana, con l’obiettivo di analizzare le condizioni di accessibilità degli edifici e degli spazi pubblici, al fine di individuare le barriere da eliminare e predisporre un piano di intervento in base alle priorità e costi.
«Per garantire la più ampia partecipazione della cittadinanza e delle istituzioni scolastiche alla redazione del piano, tramite il sito internet comunale e la pagina Facebook, a febbraio dello scorso anno era stato predisposto un questionario per raccogliere suggerimenti utili a individuare le priorità di intervento (congiuntamente al Biciplan): sono stati raccolti 282 questionari» sottolinea il vicesindaco con delega alle opere pubbliche, Roberto Corai. Coinvolte più associazioni portatrici di interessi, tra le quali il Centro regionale di informazione sulle barriere architettoniche del Friuli Venezia Giulia, che ha inviato un parere.
Il quadro economico complessivo stimato per gli interventi, sia negli spazi aperti sia negli edifici pubblici, ammonta a 895 mila euro. «Dopo l’approvazione del piano da parte del prossimo consiglio comunale, non prima di trenta giorni per dar modo di formulare delle osservazioni, verrà predisposto un piano di priorità, secondo un piano pluriennale, compatibilmente con le risorse economiche e con i finanziamenti regionali e nazionali – specifica Corai – . In fase di progettazione delle numerose opere pubbliche, come ad esempio la riqualificazione del centro abitato di Cimpello, il nuovo ambulatorio a Bannia e l’adeguamento degli edifici scolastici, per anticipare i tempi già stiamo tenendo conto delle indicazioni tecniche contenute nel piano».
La spesa prevista è ingente. Come evidenziato dal vicesindaco fiumano, il pacchetto di interventi non potrà che essere pluriennale e avere la necessità del sostegno economico degli enti superiori. È stato posto comunque un tassello fondamentale per avere il quadro della situazione e conoscere le opere da realizzare.
Da Messaggero 7/3/2021
Lascia un commento