Le città sono centri di socialità dove le persone vivono e interagiscono tra di loro. Per questo devono essere accessibili a tutti, comprese le persone portatrici di disabilità, in un’ottica di pari opportunità.
Abbiamo incontrato il Dott. Ciro Guerriero – Candidato Sindaco per Caserta Kestè, e posto delle domande
Cosa si intende per città accessibile?
Una città è accessibile quando permette al maggior numero di persone portatrici di diverse abilità di muoversi quanto più autonomamente e in sicurezza possibile tra i suoi spazi pubblici. In una città accessibile tutti, comprese le persone con disabilità e gli anziani, possono spostarsi tranquillamente per le strade, con o senza mezzi pubblici, entrare e uscire senza problemi dagli edifici, partecipare a iniziative e eventi di ogni tipo (culturali, sportivi, sociali), andare a scuola o al lavoro senza incontrare difficoltà.
Perché ciò avvenga, le città devono essere progettate o riqualificate in modo tale da garantire servizi adeguati e strutture senza barriere architettoniche così da consentire la fruibilità e l’accesso da parte di tutti, abitanti o turisti, compresi coloro che sono in carrozzina, non vedenti, sordi e muti.
Una città accessibile è uno spazio sociale “intelligente”, più comunemente detto smart city, che garantisce una buona qualità della vita a coloro che la vivono utilizzando tutte le tecnologie, gli strumenti e gli accessori a disposizione o adottando strategie di riconversione atte al miglioramento dello status quo.
Quali sono le caratteristiche di una città accessibile?
Come detto, le città accessibili sono luoghi dove tutte le persone possono vivere in tranquillità senza problemi, compresi i disabili, e muoversi con facilità senza sforzi.
Una città accessibile, dunque, prima di tutto è priva di barriere architettoniche. I marciapiedi per le vie sono abbastanza larghi, non troppo alti e dotati di scivoli per permettere il passaggio di sedie a rotelle e passeggini, mentre gli attraversamenti hanno anche i segnalatori acustici per favorire il percorso dei non vedenti. I negozi, i ristoranti, i bar, gli alberghi, e in generale tutti gli esercizi commerciali – le cui porte devono essere abbastanza grandi da rendere accessibile l’ingresso a chiunque – o non hanno gradini o rampe di scale oppure, in loro presenza, sono caratterizzati da ascensori e montascale che permettono anche a chi ha problemi di mobilità di passare da un piano all’altro del locale.
Inoltre, i servizi igienici sono costruiti in modo tale da favorire l’accessibilità a chiunque voglia utilizzarli. Stessa cosa vale per i luoghi di cultura, come scuole, teatri o musei, che devono essere progettati con un’attenzione particolare perché possano accogliere qualsiasi persona. Per esempio, devono essere caratterizzati da scivoli e/o ascensori per permettere a chi è in sedia a rotelle di accedere all’edificio e di passare da un piano all’altro dell’immobile.
Non solo, nella città accessibile gli espositori o i pannelli di una mostra sono visibili anche a chi è in carrozzina e ai bambini, e la spiegazione è fruibile anche oralmente, per permettere una comunicazione adeguata anche ai ciechi.
I banconi di uno sportello, uffici postali o banche, devono essere a misura di tutti, anche di chi è in sedia a rotelle, come le bilance self-service del super-mercato. Nella città accessibile gli ospedali e gli ambulatori sono attrezzati per accogliere ogni persona e i parchi sono a misura di bambino, disabile e anziano e chiunque voglia frequentarlo.
L’accessibilità è garantita anche durante qualsiasi tipo di manifestazione organizzata, che deve essere adatta all’accoglienza anche delle persone con problemi motori e sensoriali, a partire dalle biglietterie e info point.
Passando ai mezzi di trasporto pubblico, gli autobus e i treni devono essere provvisti delle apposite pedane per la salita e la discesa dei disabili, nonché di posti riservati alle carrozzine. Stessa cosa vale per i taxi. Sono sempre più numerosi i taxi accessibili, ovvero attrezzati per il trasporto delle persone con disabilità.
Per fare una precisazione: la città accessibile è un concetto che non ha a che fare solo con la disabilità. È un progetto di integrazione della società, dove tutti i componenti possano vivere e godere degli spazi comuni a prescindere dalle loro capacità fisiche e mentali.
Per realizzare questi obiettivi, la politica comunale, oltre a quella nazionale, europea e mondiale, deve prevedere piani di progettazione per promuovere la vivibilità tout court delle città e dei territori.
Le iniziative per lo sviluppo di una città accessibile
In Italia l’accessibilità delle città è disciplinata dalla legge 13/1989 e dal decreto ministeriale 234/1989, in cui sono iscritte le regole per attualizzarla. In queste norme sono identificate le disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli alloggi privati e negli edifici residenziali pubblici, nonché il contributo per l’abbattimento degli ostacoli nelle costruzioni già esistenti, destinate a persone che hanno difficoltà nel movimento.
Esistono poi altre leggi che regolano i diritti dei disabili, che in primo luogo sono tutelati dalla Costituzione. Per esempio, ogni anno sono le leggi di bilancio a prevedere delle misure o interventi, per esempio i contribuiti per l’assistenza alla famiglia con disabili, per eliminare le barriere nelle case private o per la realizzazione di strutture di ausilio. Ma non solo, ormai sono i comuni a prevedere dei piani di rigenerazione urbana specifici per rendere le città sempre più accessibili e programmare la smart city del futuro, adatta a tutte le necessità, in un’ottica totalmente inclusiva della comunità.
Molte città hanno iniziato a sviluppare piani strategici per eliminare le barriere architettoniche. Tra le principali strategie utilizzate dai comuni italiani c’è la realizzazione di una mappa della città che segnala le aree da migliorare. A questa attività segue l’identificazione dei cambiamenti da apportare e la definizione definizione del budget. In queste fasi, molti comuni hanno chiesto la collaborazione dei disabili che vivono queste aree, così da comprendere le loro esigenze e avere delle linee guida per riqualificare la città in modo “intelligente”.
Tra le altre iniziative per lo sviluppo di una città accessibile in Italia c’è l’azione di sensibilizzazione e inserimento. Molti comuni e associazioni hanno messo in atto campagne per cambiare la cultura della comunità in relazione alla disabilità e alla sua percezione, anche nelle scuole. Inoltre, sono promosse azioni di inserimento occupazionale. Sono numerose le associazioni e cooperative dove lavorano i disabili, mentre i bandi di concorso pubblici prevedono spesso posti riservati ai portatori di disabilità.
Migliorare il trasporto pubblico è diventata una priorità delle agende delle amministrazioni locali. Oltre all’inserimento di autobus accessibili, molte città hanno installato tabelloni informativi in tempo reale indicano l’arrivo dell’autobus, nonché sistemi di comunicazione alle fermate. Inoltre nei bus e nei treni cittadini una voce registrata avverte l’utenza della fermata successiva, così da venire in aiuto anche ai non vedenti.
L’impegno dei comuni ha anche riguardato il miglioramento dell’accessibilità delle strade, delle piazze e, in generale, degli spazi pubblici, sia nel centro storico che in periferia, così da permettere il libero passaggio anche di chi è in carrozzina, e l’istituzione di posti auto esclusivi per i disabili.
Infine, tutte queste accortezze hanno portato le città italiane, soprattutto le più grandi, a un livello superiore, dando un forte impulso al turismo accessibile. L’Italia diventa così meta turistica per tutti. Nei siti istituzionali dei comuni o negli uffici informativi, ma anche nei blog di viaggio, sono numerosissime le cartine della città dove sono segnati tutti i percorsi senza barriere, tutte le informazioni sul trasporto pubblico, gli elenchi di strutture ricettive a misura di disabile e tutte le attività che si possono fare per godere di un’esperienza senza ostacoli e difficoltà.
Le iniziative per lo sviluppo di una città accessibile in Europa
La Commissione europea nel 2010 ha istituito l’Access City Award, un premio rivolto alle città europee che si impegnano a migliorare la loro accessibilità.
L’Access City Award è una competizione tra le città europee con più di 50mila abitanti che ha l’obiettivo di evidenziare il loro impegno nell’adottare o pianificare iniziative efficienti e innovative per migliorare la vita di tutti gli abitanti, comprese le persone con disabilità, rendendosi accessibili.
L’Access City Award ha l’obiettivo di premiare quell’insieme di azioni responsabile di una migliore integrazione sociale delle persone con disabilità grazie a un perfezionamento dell’accessibilità dei centri cittadini in 4 ambiti:
- ambiente costruito e spazi pubblici;
- trasporti e relative infrastrutture;
- nuove tecnologie;
- strutture e servizi pubblici.
Le città europee che si candidano devono dimostrare di essersi rese più accessibili, o avere dei progetti in merito alle quattro macro aree suddette, e avere una visione per il futuro ancora più ambiziosa. La commissione valuta l’impatto delle misure sulla vita quotidiana delle persone considerando la qualità e la sostenibilità delle azioni, nonché i risultati ottenuti.
L’Access City Award è un’iniziativa molto importante anche perché offre la possibilità di diffondere buone pratiche in un’ottica di accessibilità urbana, costruendo una rete di informazioni a livello europeo, per stimolare il confronto e una positiva imitazione tra tutte le città del continente.
Anche in questo modo l’Europa ha dimostrato il suo impegno a promuovere le pari opportunità per le persone con disabilità e, in generale, delle fasce più deboli della popolazione.
Da Caserta Kast’è 3/5/2021
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