L’obiettivo è quello di avere uno strumento che possa indicare un percorso per l’eliminazione della barriere architettoniche e la messa in posa, nel rispetto di norme e prescrizioni, di impianti di telefonia, tenuto conto delle peculiarità del territorio e delle esigenze dei cittadini.
Per questo con delibera n.299 la Giunta di Sarzana, scegliendo di affidarsi non a un privato ma a una istituzione pubblica, ha approvato un “Protocollo di intesa tra Comune di Sarzana e dipartimento di architettura dell’Università di Firenze per attività di collaborazione scientifica in tema di strumenti e metodi di pianificazione e gestione dell’accessibilità urbana e programma di telefonia”.
“Il Comune di Sarzana – scrive l’assessore all’Ambiente e al Decoro urbano Barbara Campi nella proposta avanzata alla Giunta – ha la necessità di affiancare i propri tecnici e il proprio settore funzionale nelle attività di pianificazione dell’accessibilità urbana, di verifica e controllo dei temi relativi alla gestione dei propri patrimoni edilizi in materia di sicurezza, fruibilità e accessibilità, nonché della pianificazione della dislocazione di impianti per telefonia mobile al fine del controllo dell’inquinamento elettromagnetico”.
Nel protocollo d’intesa sottoscritto con l’Università di Firenze – a cui seguiranno specifiche convenzioni per le quali la Giunta Ponzanelli ha dato mandato al dirigente dell’Area 3 Giovanni Mugnani di procedere con la stesura degli atti necessari – vengono individuati i referenti scientifici.
Si tratta del professor Luca Marzi che in collaborazione con il Fal “Florence Accessibility Lab” ha sviluppato ricerche e studi specifici in materia di accessibilità e fruibilità dell’ambiente costruito e del professor Gianfranco Cellai direttore del Laboratorio di Fisica Ambientale per la Qualità Edilizia (LabFAQE) che ha interesse sotto il profilo scientifico ed istituzionale ad applicare le proprie competenze alla definizione di strumenti e metodi di valutazione della qualità dei piani programma di telefonia.
Nella delibera viene dato atto che la “convenzione avrà la durata di due anni, rinnovabili tacitamente per un anno, e che si tratta di un indubbio vantaggio per l’Amministrazione comunale dato il conseguente apporto di accrescimento informativo e culturale dovuto alla collaborazione il carattere specialistico dell’università in materia di controllo dell’inquinamento elettromagnetico e sulla fruibilità dell’ambiente costruito”.
Da La Città della Spezia 2/11/2021
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