Il Comune di Cordenons (PN) ha adottato il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, approdato sul tavolo della giunta dopo due anni di lavoro: consentirà di programmare da qui al futuro gli interventi sul territorio rendendolo accessibile a tutti in sicurezza.
Prima dell’approvazione in consiglio comunale, il documento sarà presentato ai cittadini con una diretta sui social. «Dopo un complesso iter, che ha visto l’analisi di gran parte del territorio comunale – commenta l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Netto – il Piano verrà ora pubblicato sul sito web del Comune per trenta giorni per essere posto all’esame dei cittadini e dei portatori di interessi per eventuali osservazioni. La prossima settimana il Piano sarà inoltre presentato con una diretta sui social alla presenza del sindaco, Andrea Delle Vedove, della giunta e del progettista. Verrà poi portato in approvazione in consiglio comunale». Il Peba è composto da schede relative a 18 edifici pubblici, 7 impianti sportivi, 31 aree verdi, 22 parcheggi, 68 fermate dell’autobus, 5 piazze, 42 percorsi pedonali per oltre 50 chilometri di strade e individua criticità, tipi di interventi necessari e i relativi costi. «L’analisi è spietata – anticipa Netto -, ma gli ultimi interventi progettati, in corso di realizzazione o realizzati ci confortano di essere sulla strada giusta, anche se molto rimane ancora da fare. Il Piano prevede investimenti per circa 3 milioni per le situazioni più urgenti, rinviando poi a progetti più specifici per aree urbane per le quali sono necessari interventi particolari». Nell’elaborazione del Peba sono state coinvolte l’Unione italiana ciechi e di ipovedenti, l’associazione malati reumatici, gli assistenti sociali dell’Ambito, la consulta disabili, il centro regionale di informazione sulle barriere architettoniche, l’ente nazionale sordi, l’associazione tetraparaplegici Fvg. La pandemia ha impedito organizzare incontri con i cittadini. «Il Peba per sua natura è uno strumento in evoluzione continua – osserva il sindaco – perché la città è in continua mutazione, ma ciò si deve accompagnare ad una logica di programmazione che porti a superare l’intervento estemporaneo, inserendo anche la manutenzione quale strumento di messa in sicurezza della città accessibile. Ora i prossimi obiettivi sono l’affidamento dell’incarico per la stesura del Piano del traffico e Biciplan per progettare una città più intelligente, rispettosa dell’ambiente e a misura d’uomo».
di Milena Bidinost dal Messaggero Veneto del 12/6/21
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