Da sabato 25 febbraio 2023, il primo piano del Museo Diocesano di Brescia accoglie un percorso permanente per non vedenti e una stanza multisensoriale al buio, dal titolo Nella bottega del Moretto.
L’iniziativa presenta due momenti principali di interazione, prevedendo un percorso guidato per non vedenti che si snoda lungo i corridoi delle collezioni del Museo, alla scoperta di opere e oggetti rappresentativi, come calici della fine del XIX secolo e pianete in velluto del primo ventennio del XX secolo, passando, in collegamento con la Via del Romanino, dal San Girolamo del XVI secolo rappresentato da una tavola tattile, fino a culminare in una sala multisensoriale fruibile da tutti, Nella bottega del Moretto, nella quale si racconta attraverso tutti i sensi, udito, olfatto, tatto, gusto e vista – quest’ultima in modo meno prevalente -, l’opera La Madonna col Bambino in gloria, San Giovanni Evangelista, il beato Lorenzo Giustiniani e l’allegoria della Sapienza Divina, la tela dipinta tra il 1520 e il 1545 da Alessandro Bonvicino, detto il Moretto, e presente nelle collezioni del Museo Diocesano di Brescia.
La sala al buio Nella bottega del Moretto si presenta come una capsula rivestita di velluto blu scuro, che isola il visitatore dal mondo esterno come in una bolla senza tempo. Lo spazio è suddiviso in tre zone: nella prima, s’incontrano tre box sensoriali, attraverso i quali, utilizzando solo il tatto, il visitatore potrà vivere la sensazione di essere nella bottega del maestro cinquecentesco bresciano, toccando i ‘suoì pennelli, la cornice con i suoi rilievi e la tela del quadro.
La seconda racconta l’opera d’arte stessa. In un totem centrale diviso in quattro spicchi, si può toccare il tessuto dell’abito della Divina sapienza, la tiara e la corteccia del corbezzolo, l’albero che compare sulla destra dell’impianto figurativo del quadro.
Nella terza, un totem posizionato vicino alla proiezione dell’opera del Moretto svela infine la tavola tattile con la riproduzione a rilievo del dipinto per permettere al pubblico di “vederla” anche col tatto. Anche l’olfatto diventa protagonista, grazie al profumo di essenza naturale di fico, pianta presente sullo sfondo della scena. Per tutto il percorso, il visitatore è accompagnato dalla voce dell’attore Luciano Bertoli che, impersonificando il Moretto stesso, lo conduce all’interno della bottega alla scoperta del suo lavoro.
Lungo il percorso, inquadrando un QR Code in prossimità dei volumi blu identificativi dei “punti di sosta” che accoglieranno oggetti e tavole tattili, sarà possibile, per i non vedenti accompagnati, ascoltare le descrizioni delle opere, seguendo la voce di Elisabetta Cattaneo.
Il Percorso al buio, realizzato in collaborazione con l’architetto Roberto Bertoli, con il supporto nella regia e concept di progetto di Alessandro Boccingher di A+B Studio, insieme a UICI Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e Arte con Noi, permetterà di scoprire le opere delle collezioni attraverso una nuova modalità di fruizione esaltata dal tatto, una modalità ancora poco esplorata nei contesti museali ed è parte del Focus inclusività, promosso e studiato dal Museo Diocesano di Brescia, in collaborazione con l’UICI, che comprende la personale dello scultore non vedente, Felice Tagliaferri, in corso fino al 25 giugno 2023.
“Siamo orgogliosi che questo progetto nato pre-pandemia – racconta Nicoletta Bontempi, Presidente di Fondazione Museo Diocesano – prenda finalmente avvio nell’anno di Bergamo-Brescia Capitale Italiana della Cultura, dialogando con uno dei suoi temi cardine, la Città Illuminata. Un approfondimento che coglie l’intento del Museo di ampliare le proprie vedute, presentandosi aperto e inclusivo, in grado di considerare le differenze come una ricchezza da esplorare e valorizzare, illuminando tematiche sulle quali è sempre più necessario porre l’attenzione”.
“L’iniziativa – ricorda Mauro Salvatore, Direttore del Museo Diocesano – amplia il progetto artistico grazie al coinvolgimento di più discipline, dalla scultura, che vede protagonista al Museo Diocesano Felice Tagliaferri, con la sua personale “Sculture”, in corso fino al 25 giugno, in connessione con altri artisti nella primavera del 2023, a partire da Fabio Tavelli, fino alla musica, con un concerto al buio che inaugurerà la sezione nell’ex refettorio”.
“Siamo molto soddisfatti di questa iniziativa – continua Sandra Inverardi, Presidente della Sezione territoriale di Brescia dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti – per il fattivo coinvolgimento delle persone non vedenti nel progetto e per il risalto che l’operazione dà al tema della disabilità visiva, in particolare in questi giorni in cui l’UICI è impegnata nelle celebrazioni della XVI Giornata Nazionale del Braille, il codice di scrittura e lettura che è chiave di accesso al sapere per tutte le persone non vedenti.
“Per il progetto della stanza multisensoriale – conclude l’architetto Roberto Bertoli, ideatore del concept dell’intero percorso – sono partito dall’idea di creare una capsula che andasse oltre la concezione del tempo e dello spazio. Una volta dentro lo spazio limitato, volutamente si perde il contatto con la realtà esterna. I sensi si annullano completamente e successivamente, uno alla volta, si riattivano grazie a diversi stimoli dati dall’utilizzo della tecnologia. Tra luci, profumi, suoni, odori da sentire e scoprire. Questo progetto permette di analizzare l’opera d’arte da un’altra prospettiva, quella del non vedente, dell’ipovedente, fruitore del museo”.
Propedeutiche al percorso, le tavole tattili realizzate grazie al contributo dei fondi raccolti da “Cose mai viste”, il market dell’handmade e della creatività, nel corso dell’edizione di novembre 2022.
Per l’allestimento, si ringrazia in modo particolare, insieme ai fornitori, il Pennellificio Zenit srl che ha omaggiato alcuni componenti della sala al buio.
Da Arte.go il 24/2/2023
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