Anziani, ma anche giovani, in difficoltà tra rampe, scale e ostacoli in aree private e anche nelle stesse palazzine. Rispetto all’anno scorso ci sono 11 richieste in più. Il Comune invia tutti gli sos alla Regione
Sono raddoppiate le richieste di soldi per abbattere le barriere architettoniche nelle palazzine e in tutte le aree private di Quartu Sant’Elena. Dalle undici dell’anno scorso alle venti protocollate nei giorni scorsi agli uffici dell’amministrazione comunale. Due, però, sono state bocciate perchè prive di requisiti essenziali. E aumenta la richiesta di denaro, da parte del Comune, alla Regione: si passa in appena dodici mesi da 40mila a sessantamila euro. Le pratiche approvate, diciotto, dovrebbero ottenere il secondo e definitivo via libera dagli uffici regionali senza molte difficoltà. Sarà così possibile, per tante famiglie con un parente disabile, ma anche per un single costretto in sedia a rotelle o in stampelle, abbattere rampe e scale e piazzare scivoli o piattaforme servoscala al piano terra dei palazzi. La graduatoria definitiva di chi otterrà il finanziamento è stata pubblica sul sito ufficiale del Comune. Il prossimo messaggio che riceveranno decine di quartesi sarà quello dell’accredito della somma, variabile a seconda dei costi sostenuti.
Intanto, vanno avanti i lavori degli operai comunali sui marciapiedi di decine di strade della terza città della Sardegna. Anche lì, nelle strade utilizzate ogni giorno da migliaia di persone, tra marciapiedi troppo alti e scalini, le barriere architettoniche da eliminare sono ancora numerose.
Da Casteddu Online del 30 marzo 2023 di Paolo Rapeanu
Lascia un commento