La manifestazione, la prima del suo genere in città, promossa da un coordinamento di 17 associazioni: tra i temi il superamento delle barriere architettoniche e culturali
Colori, musica, ironia, sono le cifre del primo “Disability pride” di Torino, che dà il via ad altri appuntamenti analoghi a Genova, Roma, Rimini e in molti altri centri italiani. Hanno sfilato nella più centrale della città a piedi, in carrozzina, con il bastone bianco: genitori e figli, adulti e ragazzi, famiglie e volontari, esponenti della politica locale e nazionali.
Li ha chiamati qui il coordinamento di 17 associazioni e start up che si occupano di disabilità sul territorio, di barriere architettoniche e culturali. La manifestazione si è sciolta in piazza Castello ma la coordinatrice Miriam Abate, lei stessa in carrozzina, guarda già a domani: “Questo è un tipo nuovo di manifestazione arrivato in Italia solo da qualche anno. Siamo qui perché vogliamo portare avanti rivendicazioni non solo pratiche, come l’eliminazione delle barriere architettoniche, ma anche di un altro genere: innanzitutto sensibilizzare i cittadini e le istituzioni per innescare una rivoluzione culturale in grado di cambiare le percezioni collettive sulla disabilità. Perché le barriere culturali a volte risultano anche peggiori di quelle architettoniche”.
Da RaiNews 15 aprile 2023 di Caterina Cannavà
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