Il contest Make to Care, promosso da Sanofi Genzyme, ha chiamato a raccolta aziende, studenti e makers per l’ideazione di progetti con soluzioni in grado di semplificare la vita di disabili e anziani- Vediamo finalisti e vincitori
Utilizzare
la tecnologia per migliorare la vita delle persone con disabilità, studiando
delle strategie (e dei dispositivi) per semplificare le azioni quotidiane,
è l’obiettivo al centro di molti progetti che guardano al futuro: nel nostro
domani, andremo ben oltre agli ausili quali carrozzine, montascale, sollevatori, per soluzioni sempre più
sofisticate.
Tra questi prodotti, più di 40 sono stati presentati recentemente, candidati
alla sezione “Salute e qualità della vita” della Call for maker lanciata anche quest’anno da Maker Faire
Rome – The European edition, la fiera dell’innovazione e dello
sviluppo imprenditoriale. Un’iniziativa poi concretizzata nel contest Make to Care,
sostenuto da Sanofi Genzyme, espresso in open innovations al servizio
del paziente, utili a sviluppare soluzioni che rispondano alle necessità
delle persone con disabilità.
I VINCITORI – Lo scorso 16 ottobre si è tenuta a Roma, presso la
Galleria del Cardinale, la premiazione finale che ha decretato due
progetti vincitori, entrambi rivolti a migliorare l’autonomia delle persone
ipovedenti e non vedenti:
1. LETIsmart
LUCE e VOCE – Orientarsi e muoversi in città in tutta
sicurezza, di Marino Attini con SCEN e il supporto di Unione Italiana
Ciechi e Irifor
Si applicano al bastone bianco e sono due le soluzioni introdotte per
migliorare l’autonomia delle persone con disabilità visiva:
– LETIsmart Luce è una luce bianca che lampeggia in condizioni di
scarsa visibilità. Il fascio di luce, applicato nell’ultima parte del bastone,
è direzionato verso il terreno. Questo è studiato per non disturbare
l’utilizzatore ed è quindi adatto anche a chi è ipovedente. Quando è buio o
l’ambiente è scarsamente illuminato, sarà possibile attraversare la strada
con la sicurezza di essere visti dalle macchine.
– LETIsmart VOCE un dispositivo che, attraverso informazioni vocali,
permetter di attivare una segnalazione acustica personalizzata.
Quando l’utente camminerà per la città , il dispositivo vibrerà per
avvertire che sta per parlare, segnalando la vicinanza di incroci,
semafori, fermate dell’autobus e ogni altro luogo dove sia stato installato un
segnalatore, ad esempio dei lavori in corso che impediscono il passaggio.
Cambia anche il modo di spostarsi su autobus e taxi, in quanto LETIsmart Voce segnala
le fermate e comunica il numero dell’autobus che sta arrivando.
2. TOURIST EYES – Viaggiare in sicurezza grazie a una App, di vEyes
La guida turistica personale conduce il viaggiatore con disabilità
visiva alla sua destinazione sfruttando intelligenza artificiale, telecamere
e reti 5G.
Il sistema consente ad un turista non vedente di interrogare, attraverso comandi
vocali, il proprio smartphone su quali siano i “punti di interesse da
raggiungere” localizzati nei dintorni. Una volta ottenuto l’elenco,
l’assistito potrà chiedere, ad esempio, di essere guidato verso l’ingresso di
un museo, di una banca o di un ristorante. Il tutto avendo sempre la certezza
di muoversi in “aree protette”, come marciapiedi e attraversando la
strada solo in prossimità di strisce pedonali. Tourist Eyes prevede la tracciatura
della persona con disabilità visiva attraverso un sistema di telecamere
connesse ad una rete 5G, che dialogano con l’utente tramite l’applicazione e
gli auricolari.
Ambedue si sono aggiudicati, grazie al supporto dell’Ambasciata di Israele
a Roma, un’esperienza formativa di una settimana in Israele, finalizzata
ad acquisire conoscenze e contatti per sviluppare ulteriormente le proprie idee.
GLI OTTO PROGETTI FINALISTI
Ma anche gli altri sono progetti interessanti e da tenere d’occhio. In
particolare gli otto finalisti in gara, che hanno avuto modo di presentare le
proprie creazioni al pubblico della Maker Faire Rome tenutasi dal 18 al
20 ottobre presso il MaketoCare Village, l’area di Sanofi Genzyme in Fiera a
Roma.
Tra questi:
EASYEM – La felpa che chiudi con una sola mano, di EasyEM
Pensato per chi ha disabilità croniche o neurologiche, amputazioni o problemi
di deambulazione, l’abbigliamento che chiudi con una mano sola rispetta
le esigenze e il gusto di chi lo indossa.
KATELAB – Dal caos all’opportunità: tavoli di progettazione integrata
di spazi riabilitanti, di KateLab
Per favorire il recupero delle abilità cognitive e ritrovare la propria
autonomia, gli arredi riabilitativi e gli ambienti di vita di questo
progetto aiutano a riscoprire la bellezza dei luoghi abitativi.
MOSAIC – Tecnologia e formazione per l’inclusione dei bambini con
autismo a scuola, di FifthIngenium
Un sistema di e-learning pensato per bambini della scuola elementare con
dislessia introduce smart objects interattivi e intuitivi,
personalizzabili e programmabili in base alle esigenze del singolo alunno
SAFE@HOME – L’abitare possibile, in autonomia, dell’Istituto
Tecnico Superiore per le Nuove Tecnologie della Vita “A. Volta” di Trieste.
Un prototipo di casa che, grazie a sensori e piattaforma cloud, offre report
e alert al caregiver e al personale sanitario, garantendo una continua
assistenza delle persone con deterioramento cognitivo.
MAESTRO – Una lente per toccare la realtà, di Estro technologies
La realtà aumentata è al centro di questa iniziativa che permette a
persone con disturbi del neurosviluppo di sviluppare nuove abilità, venendo inseriti
in situazioni sociali grazie all’ausilio della tecnologia machine learning
SALA DA THÈ INCLUSIVA – Un servizio al tavolo inclusivo che utilizza i 5
sensi e mette al centro la persona, di Elena Colombo
Ordinare e servire un the non sarà più un problema per personale e clientela
normodotata o con disabilità sensoriali (ipovedenti e sordomuti), fisiche e
psichiche: teiera, sistema per le ordinazioni e vassoio per un servizio al
tavolo utilizzano un codice multisensoriale.
IL CONTEST
Lanciato per la prima volta nel 2016 in collaborazione con Maker Faire Rome
– The European Edition per avvicinare il mondo dei pazienti a quello dei
maker, il contest Make To Care è finalizzato a far emergere soluzioni
innovative e utili a soddisfare i bisogni delle persone con disabilità.
L’idea di progetto finale viene costruita in seguito alla collaborazione tra
ospedali e centri di ricerca, pazienti e esperti di manifattura digitale
(maker, start-upper).
Il contest è aperto a livello nazionale ed europeo a persone fisiche, società,
enti, associazioni.
Fondazioni, ed è promosso da Sanofi Genzyme, sezione speciale di Sanofi
(azienda farmaceutica italiana) specializzata nelle malattie rare, sclerosi
multipla e oncologia.
Da Disabili.com 25 Ottobre 2019
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