Angelo Morbelli, un grande artista da riscoprire.

Angelo Morbelli, un grande artista da riscoprire.

Angelo Morbelli è milanese, ma d’adozione, in quanto nacque ad Alessandria nel 1853. Nel 1867, si trasferì a Milano per dedicarsi agli studi presso l’Accademia di Brera, dove ebbe, come maestri, l’anziano Francesco Hayez e Giuseppe Bertini. Iniziò a farsi conoscere come pittore paesaggista ma anche come autore di scene storiche grandiose e drammatiche, anche se, dall’inizio degli anni ’80, si dedicò a rappresentazioni dirette e crude della realtà milanese dell’epoca, anche sull’influenza di quanto avveniva in Francia con Courbet e Millet, con le sue opere più famose, ovvero il ciclo di tele raffiguranti i vecchioni del Pio Albergo Trivulzio, che tutti i milanesi conoscono affettuosamente con il nome di “Baggina”.

Negli stessi anni, Morbelli iniziò a dedicarsi a un altro tema che avrebbe contraddistinto l’Arte italiana di fine ‘800, la Maternità. Scelse, come modella, la moglie Maria Pagani: le sue rappresentazioni sono il pendant perfetto per quelle, di analogo tema, dedicate dai contemporanei Previati e Segantini al mondo animale. Dagli anni ’90, influenzato dall’esperienza francese dell’Impressionismo, si dedicò alla scomposizione del colore, generando, con l’utilizzo di mille puntini ottenuti con pennellini finissimi, la tecnica che venne chiamata dalla critica “Divisionismo” e che fu la risposta italiana al fenomeno francese. In questi anni approfondì ulteriormente la scelta realistica e strinse amicizia con Giuseppe Pelizza da Volpedo e Leonardo Bistolfi, anch’essi alessandrini, “mandrogni”, a Milano, con cui, spesso, amava ritirarsi nella sua casa di Colma, sulle colline di Casale Monferrato. Ritrasse spesso la tenuta, insieme alle campagne circostanti e alle vicine risaie. Con i primi anni del’900, reduce dalle vittorie di premi a Milano e a Roma, ritornò sul tema dei vecchioni del Trivulzio e su quello della maternità. Nei suoi ultimi anni, si avvicinò dapprima al Simbolismo, poi al Futurismo, e lavorò soprattutto a raffigurazioni dei ghiacciai e della vegetazione della Valfurva. Morì a Milano nel 1919.

Pagina biografica tratta da: https://www.snobnonpertutti.it/avant-garde/la-pittura-angelo-morbelli-mostra-alla-gam-milano/58892

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