BIBBIENA. Un’App efficace, semplice e diretta rivolta a tutti ma che aiuta anche i non vedenti, un’App inclusiva che abbatte, per prime, le barriere psicologiche.
“Occhio della città” è un nuovo dispositivo da oggi scaricabile gratuitamente da tutti i dispositivi e che aiuta i non vedenti a muoversi nelle città, a viverle nella pienezza delle loro risorse ( culturali, enogastronomiche, di servizio), ma che è talmente avanzata, chiara e accurata da essere non solo utilizzabile da parte di tutti ( cittadini ma soprattutto turisti), ma anche diventare uno strumento di promozione per le amministrazioni che vi aderiranno.
Con questo spirito il Lions Club regionale ha fatto sviluppare
all’Università di Firenze questo nuovo strumento multimediale e si sta muovendo
per fare in modo che le amministrazioni possano aderire al progetto, fornendo
dati e implementando con i meta dati a loro disposizione questo dispositivo che
dovrebbe diventare l’occhio della città in senso soprattutto sociale e
culturale.
Questa mattina e in modo ufficiale, alla Presenza del Governatore Pierluigi
Rossi, del Presidente del Lions Club Casentino Lorenzo Valdarnini, del
referente Francesco Brami e di Franco Pagliucoli Consigliere regionale e già
consigliere nazionale dell’Unione Italiana Ciechi, il Comune di Bibbiena con il
Sindaco Filippo Vagnoli ha aderito, primo in Provincia, ad “Occhio della città”.
Il Governatore Pierluigi Rossi ha commentato: “Lions contemporaneo significa
proprio questo, rispondere ai bisogni di una comunità e farli propri. Lo stiamo
facendo con il diabete, adesso proponiamo qualcosa che andrà ad incidere sulle
barriere in senso generale, barriere fisiche ma soprattutto psicologiche. Il
fatto che questa mattina ci troviamo in una scuola – la sede provvisoria del
Comune di Bibbiena – non è un caso. Ed è proprio da qui che inizieremo il
prossimo progetto di screening dei bambini in età scolare. Entro febbraio
vorremmo poter attivare anche questo percorso in un’ottica di prevenzione, ciò
da cui dobbiamo partire per andare dall’io al noi in maniera concreta”.
Lorenzo Valdarnini commenta: “Il Lions sta cavalcando la rivoluzione digitale
in termini proattivi; anche questo significa essere contemporanei.
Soddisfazione che il Casentino si faccia per primo promotore di tutto questo.
Grazie all’amministrazione “illuminata” di Bibbiena che si è messa subito e
senza riserve a disposizione”.
Franco Pagliucoli: “Siamo convinti che i progetti, per funzionare, debbano
essere fatti per tutti. Partendo da questo presupposto è nata “Occhio alla
città” che, innanzitutto, è una app per tutti, ma che è talmente facile da
usare e talmente efficace che serve anche a chi è non vedente o ipovedente.
L’interesse che nasconde è il livello culturale che questo dispositivo è in
grado di mettere in campo, oltre che una usabilità straordinaria. In sostanza
può aiutare una persona con seri problemi di vista a scoprire da sola – e con
ausili come il cane guida o il bastone – una città. La mappatura di uffici
pubblici, emergenze architettoniche e culturali è assolutamente essenziale,
come lo è la geo localizzazione. Per un non vedente sapere dove si trova in
ogni istante è di fondamentale importanza”.
Il Sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli: “Sono onorato di poter aderire al
progetto del Lions come distretto toscano e di farlo come primo comune. Sono
convinto che il dispositivo in questione potrà essere utilizzato in modo
virtuoso da tutti i cittadini e turisti che vorranno conoscere in maniera più
approfondita e creativa il nostro territorio”.
Pagliucoli si è poi complimentato con il Sindaco per il Museo Archeologico del
Casentino che, da qualche anno, ha attivato un percorso di conoscenza e
scoperta fatto appositamente per i non vedenti.
Nella provincia di Arezzo secondi i dati forniti dallo stesso Pagliucoli ci
sono 830 tra non vedenti ed ipovedenti gravi. Inoltre lo stesso Consigliere
regionale dell’Unione Italiana ciechi ha fatto presente che: “l’azione di
prevenzione che attiverà il Lions è cosa assolutamente necessaria e urgente.
Secondo una nostra valutazione interna, fatta su un campione di bambini in età
scolare, nel 30% dei casi sono state rilevate problematiche di base che non
vengono prese in considerazione o trascurate, proprio per mancanza di screening
adeguati”.
Da Casentinopiu’ del 07.12.2019
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