A Giubiasco si progetta il futuro dell’accessibilità

A Giubiasco si progetta il futuro dell’accessibilità

A Giubiasco si progetta il futuro dell’accessibilitàÈ stato presentato il primo centro di competenza in Svizzera dedicato al Design for All con l’obiettivo di progettare per tutti


Presentato il primo Centro di Competenza in Svizzera dedicato al Design for All, nato per volontà di Inclusione andicap Ticino. “Progettare per tutti è un’esigenza attuale e il Design for All è lo strumento adatto per favorire l’inclusione”, commenta l’associazione. Fin dalla costituzione dell’associazione, nel lontano 1973, gli interessi e i bisogni delle persone con disabilità sono state al centro dell’attività svolta. Dopo quasi cinquant’anni lo scopo è rimasto invariato: cercare di migliorare il più possibile la qualità di vita delle persone con andicap affinché possano sentirsi a tutti gli effetti parte integrante della società, cogliendo le opportunità che la vita offre.

Le barriere architettoniche sono una sfida
Le barriere architettoniche sono, da sempre, una sfida: l’accesso agli edifici privati e ai servizi aperti al pubblico rappresenta, infatti, uno degli elementi chiave per un uguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali. “Dall’attivazione del servizio barriere architettoniche, nel 1987, siamo impegnati a risolvere le numerose problematiche di accessibilità che ancora oggi le persone con andicap devono affrontare. L’introduzione di questa nuova disciplina, il Design for All, rappresenta per noi uno strumento di lavoro concreto per favorire l’inclusione e raggiungere i nostri obiettivi statutari”, afferma Sergio Mencarelli, Presidente di inclusione andicap ticino.
Il neofondato Centro di Competenza dedicato al Design for All non deve intendersi come sostituzione di uno storico servizio, quello delle barriere architettoniche, bensì come la sua naturale evoluzione per adattarsi ai tempi e alle esigenze che evolvono. Il Design for All – DfA – è, infatti, per definizione, il design per la diversità umana, l’inclusione sociale e l’uguaglianza (Dichiarazione di Stoccolma, 2004). Applicare i princìpi del DfA contribuisce a costruire una società rispettosa della disabilità e diversità altrui, a promuovere le pari opportunità e favorisce l’inclusione e l’autodeterminazione delle persone con disabilità.

La via verso una visione progettuale più ampia
“Con il Centro DfA cercheremo di modificare l’approccio alla progettazione affinché l’abbattimento delle barriere architettoniche non sia considerato un mero obbligo di legge, ma diventi parte integrante di una visione progettuale più ampia. Dal ruolo di controllori/guardiani dell’accessibilità vorremmo diventare dei consiglieri/guida in grado di innovare la percezione dell’accessibilità dando il giusto valore alla tematica, come già avviene per la politica energetica”, sottolinea Caterina Cavo, responsabile del servizio barriere architettoniche. La tematica è di rilevante attualità e apre opportunità nuove e interessanti, anche grazie alla politica cantonale e comunale che sempre più promuove, investe e finanzia attivamente pratiche di inclusione sociale. Seguire i princìpi del Design for All avvicina le soluzioni realizzate alle reali necessità del pubblico, un insieme di persone che hanno capacità motorie, sensoriali e intellettive diverse. La progettazione di spazi e ambienti, la diffusione di informazioni e comunicazioni, come pure la produzione di prodotti e servizi che tengano conto di esigenze e abilità diversificate rappresentano un mercato con ampi margini di sviluppo, il cui target potenziale include anche tutti coloro che si trovano in situazioni di fragilità, per esempio per ragioni di età o di salute.
“Il Design for All permette e favorisce un nuovo approccio alla diversità in generale, contribuendo alla diffusione di una cultura maggiormente inclusiva. Siamo agli inizi: quanto presentato oggi è un progetto ambizioso che si concretizzerà man mano con il tempo e le giuste risorse”, conclude Marzio Proietti, direttore di inclusione andicap Ticino.

Nel servizio di Teleticino Alain Zanchetta spiega un esempio di DfA: una borsa pensata per la spesa.

Da Ticino News dek 13/5/21

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