Il fondo è destinato a coprire il costo degli interventi di rimozione degli ostacoli presenti negli edifici privati dove il disabile ha residenza o comunque dimora prevalente
L’amministrazione comunale informa che sono stati assegnati complessivamente
3 milioni e 600 mila euro alla Regione dell’Umbria destinati all’abbattimento
delle barriere architettoniche nelle abitazioni con persone con disabilità.
Tutti gli interessati potranno presentare la domanda per accedere al contributo, producendo il proprio
preventivo di spesa all’ufficio tecnico competente del Comune che provvederà a
predisporre il fabbisogno ed a comunicarlo alla Regione dell’Umbria; sarà
quest’ultima a valutare le richieste e determinare l’importo dovuto.
Il fondo è destinato a coprire il costo degli interventi di rimozione degli
ostacoli presenti negli edifici privati dove il disabile ha residenza o
comunque dimora prevalente, come ad esempio l’adeguamento scale con ascensori e
montacarichi o strumenti per ipovedenti e non vedenti.
Verrà comunque data priorità alle domande di chi presenta un’invalidità totale,
rispetto a quelle di chi presenta invalidità parziale.
La domanda di contributo può essere presentata dalla persona diversamente abile
oppure dall’esercente, la potestà o la tutela sul soggetto avente diritto al
contributo, i condomini ove risiedano le suddette categorie di beneficiari ed i
centri o istituti residenziali per i loro immobili destinati all’assistenza di
persone diversamente abili.
La domanda va redatta su un modulo apposito e presentata al Sindaco del Comune in cui è
situato l’immobile dove si intendono eseguire i lavori, allegando il preventivo
degli stessi entro il 1° marzo di ogni anno.
Entro i successivi 30 giorni il Comune redigerà la graduatoria comunale ed
invierà il documento all’ufficio regionale competente.
Le domande non soddisfatte nell’anno in corso per insufficienza di fondi,
restano comunque valide per gli anni successivi.
Al momento della comunicazione di assegnazione del contributo alle persone
aventi diritto, i Comuni fissano il termine, non inferiore a 6 mesi, entro cui
il beneficiario del contributo deve presentare le fatture quietanzate dei
lavori eseguiti.
Gli uffici sono a disposizione per maggiori informazioni.
I lavori devono essere eseguiti sempre dopo la presentazione della domanda di
contributo al Comune. L’esecuzione preventiva dei lavori rispetto alla
presentazione della domanda fa decadere il diritto al contributo.
Da TuttOggi-27 feb 2020
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