Firmato oggi un accordo di collaborazione tra l’Università di Firenze e la Regione Toscana in materia di accessibilità, per sviluppare azioni e politiche per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
L’intesa, di durata triennale, coinvolge il Dipartimento di Architettura (Dida), le cui attività di ricerca andranno a integrarsi con l’azione del Dipartimento e la Direzione Sanità, Welfare e Coesione Sociale della Regione Toscana in particolare del settore “Investimenti rivolti all’Inclusione e alle Fragilità”.
Il protocollo prevede la realizzazione congiunta di iniziative mirate sia alla promozione dell’inclusione sociale attraverso l’accessibilità ambientale, sia alla rigenerazione degli ambienti domestici e urbani in una prospettiva centrata sulla persona e secondo la filosofia del “design for all”.
Giuseppe De Luca, direttore del Dipartimento di Architettura, ha messo in luce “la centralità dell’accessibilità nei processi di trasformazione dello spazio antropico alle diverse scale” e ha espresso particolare soddisfazione per l’attenzione della Regione Toscana verso l’attività di ricerca in materia di accessibilità svolta da tanti anni presso il Dipartimento di Architettura. Ha osservato, inoltre, “il valore strategico del trasferimento di conoscenze tra Università e Territorio” e auspicato l’attivazione di “iniziative, anche innovative, per l’implementazione dell’accordo di collaborazione firmato oggi”.
“Siamo lieti di aver attivato questo percorso di lavoro comune con l’Università di Firenze, che riteniamo possa dar vita a una preziosa collaborazione” – ha detto a sua volta l’assessora regionale alle politiche sociali, Serena Spinelli -. Sono convinta che i temi dell’accessibilità e dell’inclusione diano l’impronta al modello di sviluppo che si vuol perseguire: per questo è necessario individuare tutti gli strumenti più innovativi e la collaborazione con il mondo degli studi diventa fondamentale. Oltre a capire tecnicamente come superare una barriera, è necessario far crescere una riflessione sugli spazi in cui viviamo che li renda capaci di accogliere e di far coesistere le tante diversità”.
“Siamo quindi – ha concluso – concordemente impegnati per una nuova visione culturale, nella quale l’accessibilità sia basata sulla libertà di muoversi e di esprimersi, sulla ricchezza delle differenze. In quest’ottica abbiamo deciso di organizzare per il prossimo maggio una giornata dedicata all’accessibilità: sarà la prima occasione anche per verificare i primi passi dell’intesa firmata oggi”.
La collaborazione dell’Università con la Regione interesserà in particolare l’unità di ricerca Florence Accessibility Lab (FAL), che dal 2023 conduce ricerche specifiche su accessibilità ambientale e inclusione sociale ed è coordinata da Antonio Lauria, docente di Tecnologia dell’architettura del Dida. In particolare, i ricercatori saranno chiamati a cooperare in diversi ambiti, tra cui attività di scientifiche volte a migliorare il livello di accessibilità di luoghi, beni e servizi della Regione Toscana. Il Dipartimento di Architettura e il Florence Accessibility Lab, inoltre, offriranno consulenza nel campo dell’aggiornamento normativo sull’accessibilità ambientale e collaboreranno alla programmazione di iniziative formative, convegni e seminari inerenti ai temi dell’accessibilità universale.
Da Redattore Sociale del 12 gennaio 2024
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