La Fortezza dichiara guerra alle barriere architettoniche. Con un recente atto di giunta, l’esecutivo gradiscano ha dato mandato al sindaco Linda Tomasinsig per la presentazione della domanda di contributo ai sensi della Legge Regionale numero 19 del 2018 a sostegno delle spese per la predisposizione del Piano di eliminazione delle barriere architettoniche (Peba) per l’importo di 20 mila euro, con una spesa ammissibile a contributo di 10 mila; la parte restante del progetto verrà quindi coperta dall’amministrazione comunale.
Si tratta di un ulteriore passo verso la predisposizione del Peba: un percorso che era iniziato nel marzo scorso, quando si era riunito per la prima volta un tavolo congiunto per pensare ad una Gradisca più inclusiva, con la collaborazione di alcune associazioni rappresentative dell’universo della disabilità. Vi avevano preso parte l’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Alessandro Pagotto, il presidente della Consulta regionale per le disabilità, Mario Brancati, il presidente della Consulta territoriale Isontino-Bassa Friulana Gabriele Grudina, la presidente dell’Associazione mutilati ed invalidi Eleonora Oddo ed il direttore del Criba – Centro regionale di informazione sulle barriere architettoniche, Michele Franz.
«Quell’incontro, che ha costituito un primo passo in questa direzione, aveva lo scopo di raccogliere a 360 gradi le informazioni e le istanze provenienti dal mondo della disabilità – spiega Pagotto – al fine di individuare le modalità operative per giungere alla redazione del Peba. Si tratta di un Piano che, qualora finanziato, consentirà di programmare i futuri interventi di modo che le opere pubbliche di futura realizzazione sul territorio comunale debbano tenere conto delle precise indicazioni sull’abbattimento delle barriere architettoniche, che si tratti di viabilità come di palazzi pubblici».
«Accessibilità e sicurezza – prosegue Pagotto – sono due valori civici: la battaglia per l’abbattimento delle barriere architettoniche interessa tutti, non certo solamente le persone disabili. Anche l’attenzione per viabilità e trasporti ha il suo peso, perché ha poco senso avere luoghi fruibili se non sono anche raggiungibili. Gradisca da questo punto di vista gode di un discreto stato di salute ma si può e si deve migliorare, anche in ottica futura». –
di Luigi Murciano da Il Piccolo del 9/11/2020
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