Ausl Romagna ha replicato che ci sono “numerosi bagni per disabili” e che è “costante l’impegno sull’abbattimento delle barriere architettoniche”; una risposta che il sindaco definisce “parziale”
Barriere
architettoniche in ospedale: “Paraplegico costretto a tornare a casa per
andare in bagno”
ll’ospedale di Ravenna “urge rendere i bagni e le docce fruibili dai disabili”. Questa la richiesta contenuta nell’interrogazione, discussa martedì pomeriggio in Consiglio comunale, di Emanuele Panizza del Gruppo misto, che riporta il caso di “un ragazzo paraplegico ricoverato costretto a tornare a casa per espletare le proprie funzioni fisiologiche”.
Infatti al nosocomio ravennate pare “non ci sia un bagno che funziona appieno per un paraplegico”. Da qui la richiesta di rendere tutti i servizi per disabili pienamente accessibili a chiunque. Il sindaco Michele De Pascale legge la risposta dell’Ausl Romagna, in cui si precisa che ci sono “numerosi bagni per disabili” e che è “costante l’impegno sull’abbattimento delle barriere architettoniche”, con interventi nelle aree più datate per “ridurre i disagi” per disabili e utenti con difficoltà motorie.
Una risposta che lo stesso primo cittadino definisce “parziale”: l’interrogazione infatti si riferisce a “dotazioni che eccedono le previsioni di legge”. Così, data la disponibilità al confronto da parte dell’azienda, De Pascale propone a Panizza un incontro con il direttore del presidio ospedaliero per illustrare i casi specifici e prendere soluzioni. “Le barriere architettoniche – conclude – sono già odiose e in un ospedale ancora di più”.
Da RavennaToday-21 gen 2020
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