Viareggio (LU) – “Marciapiedi non adeguati, sconnessi e irti di ostacoli; parcheggi di automobilisti “distratti” che occupano gli spazi riservati.
Camminando per la città ci si rende conto che per i disabili, gli anziani e per i passeggini spostarsi diventa una corsa ad ostacoli: scivoli inesistenti per salire sui marciapiedi con carrozzine o passeggini (e se esistenti spesso disastrati), pali della luce e cartelli stradali posti in maniera non adeguata che rende difficile il passaggio, parcheggi selvaggi degli automobilisti sulle strisce pedonali o sui marciapiedi e tanto altro ancora”.
“L’eliminazione
delle barriere architettoniche risponde a un’esigenza di autonomia, di
fruibilità in sicurezza di spazi privati e pubblici, di dignità sociale per
persone con disabilità. La libertà di movimento e di autodeterminazione sono
diritti inviolabili della persona e le pubbliche amministrazioni devono operare
per rimuovere gli ostacoli, di qualunque natura, che le inibiscono o le
limitano. Il rispetto di un diritto inalienabile ha come base il concetto di
accessibilità – prosegue Benedusi – intesa non solo in termini di
raggiungibilità, ma che ingloba anche i requisiti di fruibilità, praticabilità,
dotazione di arredi e attrezzature, sicurezza d’uso, identificabilità e
comfort. La Regione investe ogni anno molte risorse su questo delicato tema e
stimola le amministrazioni comunali all’approvazione dei Peba (Piani per
l’eliminazione delle barriere architettoniche).
Allora mi chiedo: perché l’ amministrazione comunale non provvede a rimuovere
le numerosissime barriere che ancora oggi pervadono la città? Viareggio e Torre
del Lago – conclude – ne sono pieni, soprattutto nelle zone di periferia
dove l’ abbandono regna sovrano”.
Da i Redazione 12 Febbraio 2020
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