La maggioranza si dice “esterrefatta” per il comportamento di Alberto Pautasso.
Castellamonte: tentativi di dialogo
Sono in corso tentativi di dialogo tra le forze politiche di Castellamonte per cercare di evitare il commissariamento. Intanto, il gruppo di maggioranza ha pubblicato un comunicato stampa. “Come gruppo consigliare di maggioranza – sottolineano i consiglieri insieme al sindaco – siamo esterrefatti per quanto accaduto in occasione dell’ultimo Consiglio Comunale, e per i comportamenti sia delle minoranze che del consigliere Alberto Pautasso, il quale ha deciso di togliere il suo appoggio durante la peggiore crisi degli ultimi decenni. Potremmo rispedire al mittente le accuse arrivateci, sottolineando la collaborazione scarsa o nulla alla gestione dell’emergenza, potremmo chiedere a chi si è sfilato, partecipando ad un’operazione strettamente politica, fatta sulla pelle dei cittadini, le reali motivazioni di questo gesto, ma non è questo il momento di fare ulteriori polemiche. La città di Castellamonte, le sue attività commerciali, il suo tessuto sociale, hanno bisogno di aiuti urgenti e di prospettive concrete, che non possono essere realizzate senza l’approvazione del bilancio comunale.
Il bilancio
“Tentiamo ancora una volta di spiegare – continua il gruppo – sperando però questa volta di essere ascoltati. La strada più semplice per dare un aiuto economico è quella, nella stessa seduta di Consiglio Comunale, di approvare il bilancio così come previsto prima dell’emergenza Covid e contemporaneamente approvare una variazione che limiti le spese non essenziali, andando a formare un capitolo chiamato “Emergenza Covid”. Per provare a rispondere alle richieste e ai dubbi, appresi solo a mezzo stampa, ricordiamo che, riguardo i soldi stanziati, la nostra proposta era di utilizzare 240.000€ per le seguenti attività: 50.000 € per esentare dalla Tari le utenze private più in difficoltà; 100.000 € per esentare dalla Tari gli esercizi commerciali nel periodo in cui non hanno potuto lavorare; 20.000 € per esentare dal pagamento i cittadini con il reddito più basso dall’addizionale comunale IRPEF; 20.000 € per esentare dalla Tassa di Occupazione Suolo Pubblico gli ambulanti che non hanno potuto lavorare e per la posa di dehors sul suolo pubblico; 5.000 € per agevolazioni sulle affissioni per promozione commerciale; 5.000 € per aiuto alle famiglie per l’acquisto di materiale elettronico ai fini del potenziamento della didattica a distanza; 10.000 € per la creazione di una piattaforma e-commerce per lo sviluppo del commercio cittadino; 15.000 € per aiuto alla locazione di locali sfitti per nuove attività commerciali; 5.000 € per manutenzione sentieri; 10.000 € per iniziative commerciali e culturali estive, nel rispetto delle norme vigenti. Questo capitolo trova le sue coperture nella variazione di bilancio, con la quale si sottraggono 60.000 € ad altre spese, tra cui la Mostra della Ceramica, e nell’avanzo di bilancio, del quale si utilizzano 180.000 €. Tutti questi provvedimenti sono stati portati nel Consiglio comunale di venerdì 22 maggio, e bocciati senza alcuna discussione o richiesta di chiarimento. Si sarebbero potuti utilizzare ulteriori 84.000 € dalla rinegoziazione dei mutui, bocciata anch’essa nell’ultimo Consiglio, che non sarà possibile chiedere nuovamente viste le scadenze tecniche. Anche di questo i cittadini devono ringraziare coloro che hanno espresso voto contrario”.
Ipotesi commissariamento
“Inoltre è giusto ricordare – conclude la maggioranza – che, bocciando il bilancio, non potranno essere realizzati gli investimenti previsti, come quelli su asfalti, eliminazione delle barriere architettoniche, costruzione di loculi per il cimitero ed edilizia scolastica. Quanto sopra è il nostro progetto economico per il rilancio di Castellamonte, ideato dalla maggioranza poiché, da Marzo, nessuna proposta in merito è arrivata dall’opposizione. Per il bene del Comune, crediamo che un commissariamento in questo momento sia la peggiore ipotesi possibile, e commissariare l’Ente Comunale sia una scelta scellerata e una responsabilità gravissima, non nei confronti dell’Amministrazione, ma nei confronti di tutta la cittadinanza. Siamo ancora disposti a mandare avanti un progetto, purchè abbia come orizzonte temporale la fine naturale della legislatura, ma se non ci sarà collaborazione prenderemo atto, senza nessun attaccamento alla poltrona, che la maggioranza non esiste più, consapevoli di aver tentato ogni strada per il bene comune”.
Da Il Canavese-2 ore fa
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