Eliminazione delle barriere architettoniche, per la candidata sindaco del centrosinistra Franca Foronchi, serve più coraggio. «A Cattolica – spiega – non può più essere rimandata: l’accesso inclusivo agli spazi pubblici sarà un obiettivo importante della mia azione amministrativa.
Trovo inaccettabile che una città come Cattolica presenti ancora numerose, piccole e grandi ma sempre insidiose barriere architettoniche, tali da rendere difficoltosa la libera fruizione di spazi pubblici da parte di residenti e turisti. Ricordo che nel luglio del 2019 il Consiglio Comunale approvò all’unanimità una mozione, presentata dal Pd, la quale impegnava la giunta all’adozione di un Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (Peba) ad oggi inosservata. Per questo motivo ho intenzione di fare mio, già da adesso, questo stesso impegno: la predisposizione e l’adozione di un Peba. Così sarà possibile rilevare e classificare le diverse tipologie di barriere architettoniche presenti».
L’accessibilità.
«Avere spazi pubblici maggiormente accessibili – puntualizza – può essere un plus anche dal punto di vista turistico. Pensiamo, ad esempio, alle nostre spiagge: mentre gli stabilimenti balneari privati garantiscono ormai da diversi anni una adeguata accessibilità alle proprie spiagge riuscendo a soddisfare le diverse esigenze dei propri bagnanti, attualmente le nostre spiagge libere sono invece totalmente inaccessibili. Riqualificare le spiagge libere rendendole completamente accessibili a persone con disabilità in totale autonomia, oltre ad essere innanzitutto un atto di civiltà, permetterebbe, dunque, di completare la nostra offerta turistica balneare, facendo diventare Cattolica competitiva anche sotto questo aspetto».
Dal Corriere Adriatico del 5/7/21
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