Abbattere le barriere architettoniche, ostacoli fisici che spesso causano enormi difficoltà a chi ha una capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea. Con questo obiettivo, la giunta comunale ha approvato i lavori di riqualificazione urbana e l’abbattimento delle barriere architettoniche negli spazi pubblici, che sono fonte di disagio per la mobilità pedonale.
Il tutto per migliorare l’accessibilità e la fruibilità dello spazio urbano del paese. Il progetto prevede interventi su alcuni marciapiedi e percorsi pedonali dove sono presenti dislivelli, pendenze trasversali eccessive o spazi estremamente ridotti, che impediscono all’utenza debole una deambulazione in autonomia e in sicurezza. Il geometra Claudio Faravelli dell’ufficio tecnico comunale è stato incaricato di redigere il progetto definitivo-esecutivo dei lavori dopo il parere favorevole del comandante della polizia locale, per un importo complessivo di 100mila euro, finanziato con fondi regionali e fondi dal bilancio comunale. «Attualmente spiega il sindaco Renato Santin i luoghi che saranno interessati ai lavori sono i marciapiedi che si trovano lungo le vie Cosetti, Cantore e Zorzi, in quanto presentano il manto di pavimentazione danneggiato in punti diversi per consunzione, con crepe e cedimenti. Mentre così come sottolineato dal tecnico incaricato del progetto il sottofondo in cemento si presenta in discrete condizioni e necessita di essere sistemato solo in alcuni punti, così le cordonate saranno sostituite solo in alcune zone. Nello specifico lungo via Zorzi (strada dove si concentreranno maggiormente i lavori), in particolare nel tratto tra la scuola elementare ed il campo sportivo, è necessario eseguire lavori di sistemazione puntuale sui marciapiedi e sui passaggi pedonali per l’eliminazione delle barriere architettoniche, in particolare a favore di chi è costretto a spostarsi in carrozzina e dei non vedenti. L’ingresso lungo questa via (area ospiti campo sportivo di Chions) presenta le cordonate stradali completamente sfondate e devono essere sostituite. Anche il manto di asfalto è danneggiato ed usurato e necessita di essere rifatto».
Per l’esecuzione delle opere non si rende necessario ricorrere all’acquisizione di aree mediante procedura espropriativa, in quanto gli interventi ricadono in sedimi stradali di proprietà comunale. Dove possibile, i marciapiedi avranno una larghezza di 1,20 metri, provvedendo quando necessario a realizzare dei cambi di larghezza di un metro e mezzo. Le pavimentazioni dei marciapiedi saranno prive di irregolarità. Sono previsti spostamenti o installazioni di pali delle linee tecnologiche e di quelli della segnaletica orizzontale, in posizioni che non siano di intralcio.
Di Mi.Pi. da Il Gazzettino del 10/10/2020
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