BOLOGNA. In tempi di scuola da riorganizzare a distanza a causa dei provvedimenti per il contrasto del contagio da Covid-19, anche chi coordina le attività degli istituti fa sentire la sua voce per migliorare la didattica. Carlo Braga, dirigente scolastico dell’istituto ‘Salvemini’ di Casalecchio di Reno in provincia di Bologna, ha evidenziato in un post sui social, alcune delle problematiche che si stanno presentando in questo periodo, soprattutto per quanto riguarda l’organizzazione lavorativa e l’attenzione verso gli studenti con disabilità.
“Oggi i sindacati hanno chiesto se faccio fare, a casa, l’orario di
servizio ai miei insegnanti- afferma Braga- Mentre le fabbriche chiudono e i
dipendenti sono messi in cassa integrazione o licenziati e gli esercizi
commerciali sono sbarrati, con i titolari che aspettano la riapertura senza
guadagni, mentre è in atto una situazione emergenziale di portata mondiale in cui
alcune categorie quali medici, infermieri e paramedici sono chiamati ad uno
sforzo aggiuntivo, che va ben oltre i loro obblighi contrattuali, nel nostro
ambito i sindacati della scuola non hanno di meglio da fare che sottolineare ai
dirigenti scolastici che i docenti non sono obbligati, per contratto, a fare
l’orario di servizio per il quali continuano ad essere retribuiti perché la
didattica a distanza non è prevista nel contratto”.
“Naturalmente- continua Braga- questa posizione nella sostanza non è condivisa
dalla stragrande maggioranza dei docenti che si stanno prodigando per i propri
studenti, per portare avanti la loro formazione, per farli sentire meno soli,
dimostrando una professionalità ed uno spessore etico che va molto al di là di
qualsivoglia istanza sindacale e al di là dell’orario contrattuale”.
L’istituto guidato da Braga guarda da sempre con attenzione alla didattica e
alla preparazione degli studenti con disabilità: “È partita una macchina
di sostegno da parte degli insegnanti che ha dato tranquillità alle famiglie,
perché il nucleo della problematicità sono gli studenti. Come da indicazioni
del ministero- sottolinea Braga- gli studenti con disabilità sono stati seguiti
in maniera puntuale ed approfondita con tutti gli strumenti che abbiamo a
disposizione e sono stati affiancati a distanza per l’utilizzo delle
piattaforme on line. Ad esempio oggi ad alcuni studenti è stato richiesto di
produrre un piccolo video che loro hanno realizzato e poi mandato
all’insegnante e stiamo parlando di studenti disabili in condizioni di
gravità”.
“Le famiglie- prosegue Braga- rispondono in maniera assolutamente positiva
in quanto queste attività danno un senso di continuità all’attività dei propri
figli a scuola, per loro il punto fondamentale è mantenere quanto accade a
scuola, che va ben oltre al didattico ma che ha a che fare con il valore umano,
sociale e relazionale. L’attività funziona. Il Fad è un’innovazione importante,
fatta sui grandi numeri, io ho ora 60 link di 60 classi in linea. I nostri
insegnanti fanno una proposta didattica, usano la piattaforma per gli esercizi,
perciò sono in grado di fare lezione e di interrogare. Riusciamo ad assicurare
una continuità vera, credibile e di spessore”.
Da Redattore Sociale del 19.03.2020
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