Diamo spazio a una precisazione su quell’articolo del Decreto Legge “Cura Italia” che ha esteso i permessi lavorativi previsti dalla Legge 104 di ulteriori 12 giorni, usufruibili di qui alla fine di aprile in aggiunta ai permessi giornalieri od orari già previsti dalla stessa Legge 104. Secondo un’errata interpretazione, infatti, quell’agevolazione riguarderebbe solo il personale sanitario, mentre è vero esattamente il contrario: la concessione dei permessi supplementari, infatti, è per tutti i lavoratori, escluso il personale sanitario su cui vanno operate di volta in volta delle verifiche.
Ripetutamente, nella giornata di ieri, 18 marzo, abbiamo raccolto
segnalazioni e richieste di chiarimenti riguardanti l’articolo 24 del Decreto
Legge 18/20, cosiddetto “Cura Italia”, articolo che estende i permessi
lavorativi previsti dall’articolo 33 della Legge 104/92 di ulteriori 12 giorni,
usufruibili di qui alla fine di aprile in aggiunta ai permessi giornalieri od
orari già previsti dalla stessa Legge 104.
Un elemento che sicuramente necessita di una precisazione concerne la
diffusione di una falsa interpretazione di quell’articolo, secondo cui
l’agevolazione riguarderebbe solo il personale sanitario, affermazione già
intrinsecamente paradossale se si pensa che stiamo vivendo appunto un’emergenza
sanitaria.
Il motivo di fondo di tale interpretazione deriva dal secondo comma
dell’articolo 24 che recita testualmente: «Il beneficio di cui al comma 1 è
riconosciuto al personale sanitario compatibilmente con le esigenze
organizzative delle aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale impegnati
nell’emergenza COVID-19 e del comparto sanità».
Il «beneficio di cui al comma 1» sono i 12 di giorni di permesso che, nel caso
del personale sanitario possono essere riconosciuti solo dopo avere verificato
appunto l’emergenza sanitaria e le esigenze di Ospedali, ASL ecc.
È vero quindi l’esatto contrario di quell’interpretazione: la concessione dei
permessi supplementari è per tutti i lavoratori, escluso il personale sanitario
su cui vanno operate delle verifiche. Un fatto, questo, abbastanza
comprensibile, alla luce dei precedenti Decreti del Governo, che hanno
congelato ferie e permessi proprio in àmbito sanitario. (Carlo Giacobini)
In riferimento al Decreto Legge 18/20, cosiddetto “Cura Italia”, torniamo a
suggerire ai Lettori la consultazione dell’approfondimento pubblicato dal
Servizio HandyLex.org (a questo link).
Da Superando.it del 19.03.2020
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