Forza Italia mette in campo anche la parlamentare Giusy Versace. Stefano Fusconi: “Su 5mila strade ho trovato 1054 impedimenti”
Bologna, 18 gennaio 2020 – Trovarsi difronte a dei gradini, a pali della luce, a un manto stradale irregolare o a delle buche, non è per tutti lo stesso. E anche se chi non ha difficoltà spesso nemmeno ci pensa, per le carrozzine, per chi necessita delle stampelle o per le persone anziane un gradino può fare la differenza. E’ Stefano Fusconi, responsabile Diversamente abili, Insieme Bologna, a segnalare nella nostra città oltre mille barriere architettoniche, che non consentono a tutti di fare una vita ‘normale’. Durante l’incontro ‘Disabilità: abbattiamo insieme le barriere architettoniche’, organizzato da Forza Italia e coordinato da Beppe Boni, condirettore de il Resto del Carlino, Fusconi racconta la sua esperienza come disabile, partita da oltre oceano. “Nel 2001 sono tornato da un viaggio a New York, dove, girando per le strade, mi sono accorto che non ci sono barriere architettoniche: così ho pensato di fare una mappatura su Google Maps di Bologna e, su 5mila strade, ho trovato 1054 barriere architettoniche”.
IL COMMENTO / Barriere architettoniche, serve un impegno trasversale – di Beppe Boni
Una carrellata di foto, mostrate da Fusconi, che delineano una realtà fatta di ostacoli e difficoltà in tutti i quartieri: dai gradini del portico di via Santo Stefano e di Strada Maggiore, al passaggio pedonale di via Cartolerie, o i pali della luce in diverse strade. Una situazione che nel 2020 “non è più accettabile, soprattutto in una città che propone due candidature all’Unesco, il treno della Barca e i portici – interviene Manes Bernardini, presidente Insieme Bologna-, penso che ci sia ancora tanto da fare per le barriere architettoniche. Si può andare sul Crescentone in Piazza Maggiore con la carrozzina, ma ci sono chilometri di strade e di portici che chi vuole vivere la propria città non può fare”.
Segnalando una politica di centro sinistra che “promette tante cose, ma ci vuole anche serietà nel realizzarle”, sferza Benedetta Fiorini, parlamentare di Forza Italia, Andrea Spettoli, responsabile circoscrizione Insieme Bologna, racconta i passi avanti: “Abbiamo studiato un ordine del giorno, dove chiediamo l’abbattimento di queste barriere architettoniche. Siamo riusciti a farlo votare a livello unanimità in tutti i quartieri”.
“Ma per uscire da questa situazione ‘serve uno scatto da velocista in termini culturali – sottolinea l’onorevole e atleta paraolimpica Giusy Versace -. Ci vuole convinzione, coerenza e continuità. Fra le mie proposte, chiedo aggiornamento del nomenclatore tariffario nazionale, dentro cui non sono menzionati gli ausili sportivi”. Per abbattere le barriere architettoniche, conclude Versace, “vanno smosse le coscienze: su una sedia a rotelle ci possiamo finire tutti e non dobbiamo trovarci in quella situazione per renderci conto che tanto più è accessibile una città, tanto più ne giova il mondo intero”.
Anche l’onorevole Matteo Dall’Osso solleva la questione culturale: “Le soluzioni ci sono, ma non sono viste dalle persone che non hanno problemi”.
Da Il Resto del Carlino-18 gen 2020 di CATERINA STAMIN
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