Disabilty manager, scheda recovery per una Basilicata senza barriere e osservatorio permanente sono i temi della nostra piattaforma per rimettere le periferie anche sociali al centro, non solo in campagna elettorale. La proposta di istituire la figura professionale del Disability Manager a Matera come già richiesto insieme al Movimento Civico Matera2029 con un documento sottoscritto da ben 19 associazioni e cooperative e presentata anche in audizione Commissione Consiliare per le Politiche Sociali, deve diventare regionale.
Occorre costituire un osservatorio permanente con vincolo di esprimere parere sui piani strategici a Matera come in altre città lucane, sull’esempio della città metropolitana di Bari, perché si possa avviare un controllo sistematico del rispetto delle leggi già vigenti in termini di abbattimento delle barriere architettoniche e di accessibilità come diritto per tutti i cittadini e tutte le cittadine oltre che per i visitatori e turisti. Matera deve riprendere immediatamente un percorso avviato già nel 2013. La Regione Basilicata deve a mio avviso preparare una scheda speciale e apposita sul recovery per la realizzazione di interventi per l’abbattimento delle barriere, a partire da tutto il patrimonio pubblico esistente.”
E’ quanto dichiarato dal Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva. “Sono intervenuto – prosegue il consigliere Braia – alla presentazione del libro “Abbattimento delle barriere architettoniche nello spazio pubblico”, promosso dall’Università degli studi della Basilicata e dall’associazione di volontariato Azione Disabili Marziolino ODV. Ho voluto sostenere personalmente al pubblicazione di questo testo curato dalla Prof.ssa Antonella Guida e dal suo gruppo di ricerca del DICEM, oltre che da Marziolino Muscatiello, perché ritengo possa diventare un vademecum comportamentale per tutte le amministrazioni. Mi farò carico di inviarne copia a tutti i comuni lucani, a nome mio, del movimento civico Matera2029 e dell’associazione Azione Disabili. Ringrazio la Prof.ssa Paola D’Antonio che dirige il Servizio Inclusione, disabilità e DSA dell’UniBas per aver organizzato questa importante iniziativa.
L’accessibilità e le barriere architettoniche sono un tema da affrontare a 360 gradi e quotidianamente, perché riguardano ogni persona non solo categorie specifiche. La disabilità è condizione che può toccare ognuno di noi, anche temporaneamente, l’integrazione sociale e nel mondo del lavoro, le “politiche del dopo di noi” sono, inoltre, fondamentali per una società che vuole definirsi inclusiva, moderna e aperta. Servono piani strategici comunali e regionali.
La nostra idea di città accessibile, sicura, inclusiva parte da Matera, dove accogliamo favorevolmente il progetto “Matera 8%” dell’associazione di Rocco Sassone, per estendersi sul territorio regionale al fine di azzerare ogni tipo di barriera o ostacolo che impedisce che i diritti di tutti siano rispettati. A Matera, ricordiamo, la proposta e il documento che spiega l’importanza di dotarsi, come prevede la norma, di un Disability Manager ogni 50mila abitanti, è stata adulta dalla Commissione Consiliare per le Politiche Sociali, ma, nonostante l’impegno preso dallo stesso Sindaco Bennardi, stiamo ancora attendendo gli sviluppi.
E’ oramai tempo che vi sia un supporto professionale e tecnico nelle Amministrazioni Comunali e negli Enti Locali, sui temi del superamento delle barriere architettoniche e dell’accessibilità, a sostegno alle politiche di programmazione in un’ottica di pari opportunità e inclusione. Da parte nostra sosterremo sempre tutte le iniziative che hanno l’obiettivo del miglioramento dello stile di vita delle persone con disabilità, temporanea o permanente. Il testo presentato da Marziolino Muscatiello e della Prof.ssa Antonella Guida con i suoi ricercatori ha un approccio progettuale che mette al centro l’uomo nella complessità e nelle fasi di vita e salute che chiunque può attraversare perché ogni situazione urbana possa essere resa sempre accessibile.
Matera e la Basilicata, dopo il 2019 – conclude Luca Braia – possono e devono diventare capitale della Cultura dell’Accessibilità, magari di un turismo a misura di ogni persona e proprio l’istituire e la nomina della figura di un disability manager riteniamo sia il passaggio chiave del processo di integrazione di ogni cittadino e cittadina che, per qualche motivo, temporaneamente o permanentemente, si trova nelle condizioni di mobilità ridotta. Sia la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità che la “Strategia europea sulla disabilità 2010-2020: un rinnovato impegno per un’Europa senza barriere”, oltre che il “Libro bianco su accessibilità e mobilità urbana”, e il Programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità del 2013, impongono di dare seguito alla istituzione di questa figura. Il Disabiliy Manager dovrà avere il compito specifico di affiancare le politiche di programmazione di Matera città come altrove, in un’ottica di pari opportunità per tutti i cittadini e le cittadine e di superamento delle barriere architettoniche, sensoriali e culturali”.
da Sassi live del 3/7/21
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