L’architetto Marino: “Un giorno importante per la città che diventa uno dei pochi comuni sia in Liguria che in Italia a dotarsi di tale strumento”
Con il passaggio del P.E.B.A. (Piano per l’eliminazione barriere architettoniche) in Consiglio comunale, Albenga conclude l’iter approvativo e può dare concretamente il via alla realizzazione degli interventi previsti in questo importante strumento.
Spiega l’Assessore Marta Gaia: “L’Amministrazione comunale ha fortemente voluto il P.E.B.A., per questo abbiamo dato incarico per la sua stesura all’architetto Fiorenzo Marino che, in stretta collaborazione con la consulta del disabile e le associazioni presenti sul territorio, ha portato avanti questo progetto. Lo studio ha preso in considerazione le zone più densamente abitate dove sono concentrati la maggior parte dei servizi e degli spazi pubblici. Questi saranno tra loro collegati da una rete di percorsi senza ostacoli edilizi che si sviluppa per oltre 14,5 km”.
“Con questo strumento di pianificazione, l’Amministrazione potrà ottimizzare le risorse economiche a disposizione evitando interventi a “macchia di leopardo”, seguendo un disegno che nel tempo porterà Albenga a essere una città più facile da percorrere per tutti i cittadini, non solo per chi ha difficoltà di deambulazione. Gli interventi verranno realizzati annualmente usando le risorse ricavate dal 10% degli oneri di urbanizzazione accantonate, come da legge, in un apposito capitolo di bilancio”.
“Voglio ringraziare l’Architetto Marino per la professionalità, l’impegno e la sensibilità che ha messo in questo lavoro realizzato attraverso un confronto costruttivo con le realtà del territorio che, vivendo quotidianamente la disabilità, hanno portato un valore aggiunto e un risultato migliore per quel che concerne gli interventi da effettuare” conclude l’assessore Gaia.
L’architetto Marino afferma: “Un giorno importante per Albenga che diventa uno dei pochi comuni sia in Liguria che in Italia a dotarsi di uno strumento come il P.E.B.A., obbligatorio per legge dal 1986. Gli amministratori ed i progettisti devono virare con convinzione verso “l’universal design” che significa progettare e costruire per tutti in modo accessibile, al di là di una eventuale condizione di disabilità presente. Il P.E.B.A. va in questa direzione per quanto riguarda la mobilità e l’accessibilità negli spazi pubblici. Tutti potranno beneficiare di percorsi senza ostacoli, non solo le persone con disabilità e questo ritengo sia un vero atto di inclusione sociale”.
Da SavonaNews.it 27/3/2021
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