Tra le misure introdotte, la deroga all’obbligo delle mascherine per alcune persone con disabilità, e la riattivazione delle attività dei centri semiresidenziali per persone con disabilità secondo piani territoriali
Nella serata di ieri il premier Giuseppe Conte ha annunciato le nuove regole
per la cosiddetta fase
2: quella che consentirà prudenti aperture rispetto
al lockdown che è stato necessario impostare nel nostro paese per contenere il
diffondersi della epidemia da Coronavirus. Questa fase, come sappiamo,
comporterà una convivenza col virus, e le misure introdotte
dal nuovo DPCM, che partiranno dal 4 maggio e saranno in
vigore fino al 18, hanno l’obiettivo di traghettarci in questo secondo momento,
senza abbassare la guardia.
In evidenza riportiamo subito alcune specifiche previste per le persone
con disabilità, che abbiamo rintracciato nel testo
del DPCM 6 aprile 2020.
Successivamente, sintetizziamo brevemente i punti toccati da Conte
in conferenza stampa rispetto alle novità generali introdotte dal Decreto.
RIATTIVAZIONE CENTRI
SEMIRESIDENZIALI L’articolo 8 del DPCM titola Ulteriori disposizioni specifiche per
la disabilità, con queste disposizioni:
1. Le attività sociali e socio-sanitarie erogate dietro autorizzazione o in
convenzione, comprese quelle erogate all’interno o da parte di centri
semiresidenziali per persone con disabilità, qualunque sia la
loro denominazione, a carattere socio-assistenziale, socio-educativo,
polifunzionale, sociooccupazionale, sanitario e socio-sanitario vengono riattivate
secondo piani territoriali, adottati dalle Regioni, assicurando
attraverso eventuali specifici protocolli il rispetto delle disposizioni per la
prevenzione dal contagio e la tutela della salute degli utenti e degli
operatori.
USO DELLE MASCHERINE
Conte ha ribadito l’obbligo di utilizzare le
mascherine protettive in presenza di altre persone: anche sui mezzi
pubblici e anche quando si andrà a fare visita ai parenti (e sempre evitando
assembramenti). Per evitare speculazioni si calmieranno i prezzi, giungendo ad
un costo che sarà di massimo 0,50 euro al pezzo. L’articolo
3 del DPCM, che contiene queste disposizioni, specifica al comma 2
anche una deroga all’obbligo dell’uso di mascherine per
bambini sotto i 3 anni e persone con alcune forme di disabilità:
Ai fini del contenimento della diffusione del virus COVID-19, è fatto
obbligo sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie
respiratorie nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di
trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire
continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza. Non
sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti
con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina
ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti.
VISITE NELLE RSA
All’articolo 1, voce x) è specificato che:
l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo
degenza, residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative
e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è
limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della
struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili
trasmissioni di infezione.
ATTIVITA’ ALL’APERTO
All’articolo 1, voce f) è specificato che:
non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; è
consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o
le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività
motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di
sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di
almeno un metro per ogni altra attività;
Questo per quanto riguarda, nello specifico, le persone con disabilità. Per
quanto riguarda le misure generali introdotte per la fase che
avrà inizio il 4 maggio 2020, segnaliamo in sintesi:
Spostamenti
Vengono confermate le
misure sul distanziamento sociale e sulle limitazioni agli spostamenti già in
vigore. Gli spostamenti consentiti rimangono quelli per motivi di salute, di
lavoro o di necessità. Viene introdotta la possibilità di spostarsi
all’interno della propria regione per fare visita ai propri familiari.
Anche in questo caso dovranno però essere rispettate dle regole del
distanziamento sociale, usando le mascherine, e che saranno comunque
proibiti assembramenti, «party privati familiari» e ritrovi. Le persone che
erano rimaste bloccate lontano dalla propria residenza o domicilio potranno
rientrare.
Luoghi pubbliciDovranno quindi rimanere a casa tutte le persone con sintomi di infezioni
respiratorie o febbre superiore ai 37,5 °C, che dovranno anche avvisare il
proprio medico di famiglia.
Dal 4 maggio potranno riaprire parchi e ville, ma resterà in vigore il divieto
di assembramento.I sindaci potranno approvare ordinanze per chiudere o limitare
l’ingresso in aree in cui sia difficile rispettare le regole sul distanziamento
sociale.
Attività motoria
Si potrà fare attività motoria all’aperto anche allontanandosi dalla propria
abitazione, ma mantenendo 2 metri di distanza tra le persone per l’attività
sportiva (es. se si corre), e 1 metro tra le persone per l’attività motoria
semplice (es. per passeggiata). Potranno allenarsi, colo per discipline
individuali e nel rispetto delle norme di distanziamento atlteti professionisti
o non professionisti, se la loro attività è riconosciuta di interesse nazionale
dal CONI. Dal 18 maggio dovrebbero poter risprendenere anche gli allenamenti
per gli sport di squadra.
Attività produttive Dal 4 maggio riapriranno il settore manifatturiero, quello delle
costruzioni e il commercio all’ingrosso la cui attività è funzionale ai primi
due settori. Tutte le aziende dovranno rispettare i protocolli di sicurezza sui
luoghi di lavoro, (nello specifico, quello sottoscritto il 24 aprile).
Bar e ristorantiDal 4 maggio sarà consentita l’attività di ristorazione d’asporto, con la
sola possibilità di consumare il cibo a casa. Potremo quindi andare a ritirare
le ordinazioni, sempre mettendosi in fila e rispettando le distanze di
sicurezza.
Dal 18 maggio dovrebbero poter riaprire negozi, musei, mostre e biblioteche.
Dall’1 giugno potrebbero essere allentate le regole su bar e ristoranti e
dovrebbero riaprire parrucchieri e centri massaggio.
Funerali e funzioni
per ora restano sospese le funzioni religiose, ma dal 4 maggio si potranno
organizzare funerali, ai quali però sarà permessa la partecipazione solo da
parte dei congiunti e a un massimo di 15 persone, che dovranno indossare le
mascherine e rispettare le distanze. Le funzioni dovranno possibilmente essere
celebrate all’aperto.
PUNTI IN SOSPESO
Nel corso della conferenza stampa il Premier Conte ha ribadito che si sta
lavorando per la riapertura delle scuole in sicurezza a settembre, ma non
sono state annunciate misure a sostegno delle famiglie e dei genitori,
come l’allargamento dei congedi, nel frattempo. Stesso dicasi per altre
misure, ad esempio per i lavoratori con disabilità. Si tratta di
misure che verranno forse previste nel decreto “Sblocca Paese”, che dovrebbe
contenere la seconda turnata di interventi di sostegno economico per le
imprese, al quale sta lavorando il Governo? Per ora, nulla.
Nella conferenza stampa non si è neppure fatto accenno alla molto discussa app
Immuni, ma ha solo specificato che, per gestire in modo tempestivo il
contagio ed eventuali nuovi focolai, le regioni dovranno informare ogni giorno
il governo sui dati dei contagi, e il ministro della Salute Speranza indicherà
le “soglie sentinella” da rispettare in modo da eventualmente intervenire
reintroducendo restrizioni.
Da Disabili.com-27 apr 2020
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