Ferrara: «Disabilità, lavoriamo per una città di tutti»

Ferrara: «Disabilità, lavoriamo per una città di tutti»

Carlos Dana illustra, assieme a Davide Conti, il programma del nuovo organo collegiale del ‘Garante’: «Le polemiche non hanno senso».

«Nel programma di mandato il sindaco Alan Fabbri aveva scritto a chiare lettere che avrebbe voluto istituire la figura del Garante dei diritti della persona disabile. Per cui, non c’è da stupirsi». Tanto più che è un incarico «assolutamente gratuito». Carlos Dana (già portavoce del Comitato Ferrarese Area disabili) e Davide Conti (avvocato), recentemente nominati membri del neo costituito organo collegiale (sul quale già c’è chi ha sollevato critiche), si presentano alla città illustrando quelli che saranno gli obiettivi che si prefiggono di raggiungere.

Qual è il senso di istituire un organo come questo che mira alla tutela dei disabili?
«Ci sono diversi esempi in tutta Italia, sotto questo profilo. La sfida è quella di diventare un punto di riferimento per le persone portatrici di disabilità, per tutto il nostro territorio. Raccoglieremo segnalazioni da parte dei cittadini e cercheremo, di concerto con l’amministrazione, di fare il possibile per risolvere le problematiche che ci vengono segnalate. Per questo abbiamo intenzione di coinvolgere tutti gli assessorati e gli uffici: faremo da collegamento tra i cittadini disabili e l’amministrazione. Affrontare il tema della disabilità non è solo abbattere le barriere architettoniche. La filosofia da seguire non è quella legata all’integrazione. Bensì all’inclusione, cioè alla costruzione di un mondo per tutti».

La tutela delle persone con disabilità, è una materia che richiede conoscenza che non tutti hanno.
«Certo. Non a caso una parte importante della nostra attività sarà proprio legata alla formazione sulla disabilità, partendo dai dirigenti, passando per gli assessori e tutto il personale del Comune. Alcuni contestano il fatto che l’istituzione del ‘Garante’ sia un’operazione di facciata.

Come vi sentite di rispondere a queste considerazioni?
«Che sono del tutto fuori luogo. Anche perché occorre tenere a mente che noi, raccolte le segnalazioni, produrremo un elaborato che verrà sottoposto a sindaco e giunta che, concretamente, dovranno farsi carico di risolvere le problematiche sollevate dalla popolazione con disabilità. Personalmente – specifica Carlos Dana – ho dovuto dimettermi dal mio incarico di portavoce del Comitato ferrarese Area disabili. Non solo, per via delle polemiche mi sono dovuto anche dimettere dall’associazione di promozione sociale Ferrara Cambia, sebbene sia una realtà privata».

Qual è il primo atto concreto che farete?
«Ci stiamo impegnando per stilare il regolamento che servirà a orientare l’intera attività dell’organo. Documento che, chiaramente, sottoporremo all’attenzione della Giunta e del primo cittadino. Peraltro dobbiamo dire con grande soddisfazione che è (secondo le nostre ricerche) la prima volta che un Comune istituisce un organo collegiale. Con grande sorpresa stiamo notando che anche altri comuni della provincia ci stanno chiedendo un supporto per affrontare correttamente il tema della disabilità: segno che ci si sta muovendo nella direzione corretta. Fermo restando che lavorare in sinergia con tutti i livelli istituzionali, sarà la chiave e lo spirito con il quale porteremo avanti la nostra attività».

di Federico Di Bisceglie da Il Resto del Carlino del 18/10/2020

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